Per arrivare a Messina, se si proviene dalla penisola, è necessario superare lo Stretto a bordo di uno dei numerosi traghetti Sicilia. Per farlo bisogna arrivare in Calabria, a Villa San Giovanni o a Reggio Calabria, e imbacarsi alla volta della Sicilia. Volendo, si può anche optare per la tratta che parte da Salerno, ma questo dipende dalla propria città di provenienza.
La soluzione del traghetto è di sicuro la più semplice, visto e considerato che l’aeroporto più vicino a Messina in terra siciliana si trova a Catania, a circa 100 chilometri di distanza.
Visitare Messina, la città dello Stretto che ti porta in Sicilia
Sin dal traghetto per Messina, non appena si è quasi vicini a terra, si può scorgere da lontano il simbolo della città. Parliamo della Madonnina del Porto, una sorta di stele votiva di oltre trenta metri che dagli anni ’30 accoglie chiunque arrivi qui dal mare.
Arrivare in traghetto a Messina è già di per sé un’esperienza. Navigare attraverso lo Stretto, infatti, può dar vita a visioni spettacolari che sembrano catapultare in mondo magico. Non a caso, tutta la zona di mare che connette Messina a Villa San Giovanni è spesso soggetta all’incantesimo di Fata Morgana.
Si tratta di un fenomeno ottico che avviene a causa dell’incurvatura dei raggi di luce a determinate condizioni. Tutto questo fa sì che talvolta si vedano oggetti lontani come se fossero sospesi per aria. Il nome del fenomeno si deve a una credenza celtica secondo la quale proprio la Fata Morgana fosse solita ingannare i marinari con le sue visioni portandoli alla morte.
Piazza Duomo e le sue meraviglie
Leggende a parte, la bellezza di Messina è reale. Il centro storico si snoda per lo più a partire da Piazza Duomo, il luogo più importante di tutta la città. É qui infatti che si palesano le sue meraviglie più belle, come l’orologio astronomico meccanico, tra i più grandi al mondo, e la Fontana di Orione. Ma andiamo per ordine, e partiamo dal Duomo.
Il Duomo di Messina ha una storia antica e non
facile. Nel corso del tempo ha infatti subito diverse modifiche e ricostruzioni
dovute non solo alle dominazioni che si sono susseguite in Sicilia, ma anche ai
disastri naturali che hanno colpito la città. Nel 1908 un terribile terremoto
danneggiò la chiesa, che venne ricostruita negli anni ’20. Poi, nel ’43 la
struttura venne data alle fiamme a causa della guerra, per essere riedificata
nel 1947.
Accanto al Duomo si trova poi il campanile con il suo affascinante orologio
astronomico.
A completare la bellezza della piazza è infine la fontana di Orione. Si tratta della prima fonte d’acqua cittadina risalente al 1553, che rappresenta Orione insieme a Sirio, e con in mano lo scudo con gli stemmi di Messina. Si dice che Messina sia stata edificata proprio quando in cielo era ben visibile la costellazione di Sirio, fedele cane del cacciatore Orione.