Enna: l’ombelico della Sicilia

Enna

Enna, sin dall’epoca dei Romani, è conosciuta come umbilicus Siciliae per la sua posizione centrale all’interno dell’isola. Per lo stesso motivo, anticamente era chiamata urbs inexpugnabilis, “la città inespugnabile”: infatti era praticamente inattaccabile, sia per la sua collocazione strategica sia per le numerose fortificazioni. Al tempo stesso, però, questo luogo si è guadagnato con il passare dei secoli un altro appellativo, ovvero quello di Belvedere di Sicilia per i suoi panorami mozzafiato, dei quali si può godere dalle terrazze disseminate qui e lì.

Già da questa premessa si può comprendere il carattere variegato della zona, ricca di contrasti e contraddistinta da mille sfaccettature. La modernità non è riuscita a mettere in secondo piano le tradizioni, che ancora oggi sono vive e alimentano feste e racconti popolari. Enna è piena di folclore, di colori, di edifici medioevali e di vicoli suggestivi, sui quali si affacciano botteghe di artigianato e ristoranti che offrono specialità culinarie.

Piazza Armerina, provincia di Enna Piazza Armerina, provincia di Enna

Enna: sagre ed eventi

Tutti i periodi dell’anno sono consigliati per visitare questo affascinante comune e la sua provincia, poiché quasi ogni mese prevede qualche celebrazione religiosa, sagre o altri tipi di eventi. In simili occasioni potrete conoscere il lato più evocativo e suggestivo della città: le strade si riempiono di voci e musica, le piazze sono allestite con bancarelle, decorazioni, cibi tipici e souvenir.

A Pasqua, per esempio, assisterete a una processione di grande impatto visivo, con più di duemila partecipanti incappucciati e riproduzioni tridimensionali della Passione di Cristo. Le vie si permeano di un’atmosfera mistica e magica, accentuata dalla luce delle fiaccole e dagli ornamenti predisposti nei punti principali del territorio. A maggio, invece, si tiene la cosiddetta “settimana federiciana”, durante la quale si organizza un vero e proprio tour alla scoperta dei monumenti, della storia e della cultura di quest’area della Sicilia. Anche in tal caso si svolgono cortei solenni, che riuniscono gli abitanti e arrivano a toccare tutte le maggiori attrazioni artistiche e architettoniche locali.

Se decidete di recarvi a Enna a luglio, non dimenticate che l’inizio del mese è dedicato alla Madonna della Visitazione: la statua della Vergine, impreziosita da monili, è portata in giro su una “nave d’oro”. Ad agosto potreste spostarvi in uno dei tanti paesini di provincia per degustare i prodotti delle sagre, tra cui ricordiamo quella del cavatello e del peperone a Cerami, quella del biscotto a Nicosia, quella del torrone a Calascibetta e quella del tortone a Sperlinga. Vi attendono stand con deliziose pietanze, balli e canzoni, risate e divertimento.

Anche a Natale troverete una serie di eventi interessanti, dalla mostra di presepi di Enna al presepe vivente di Agira, fino alla festa di Santa Lucia di Valguarnera Caropepe. Qui si espone un cero votivo realizzato da una famiglia del borgo, consacrato alla santa.

Cosa vedere a Enna

Il comune più centrale della Sicilia include diversi castelli, chiese e musei che chiunque dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. Il Duomo, o Cattedrale di Maria Santissima della Visitazione, è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO nel 2008 e costituisce un autentico connubio di stili differenti, tra i quali predomina il barocco; la facciata è valorizzata da stupendi portali, mentre gli interni accolgono affreschi famosi come quelli di Borremans.

 Duomo di Enna
Duomo di Enna

Un’altra illustre sede di culto è il Santuario di Papardura, che al contrario del Duomo occupa una posizione isolata ed è circondato da un’aura di quiete e tranquillità. La costruzione è stata innalzata in una grotta e possiede un aspetto sobrio e semplice, simbolo di autenticità e purezza: qui vi rilasserete a contatto con la natura, e avrete la facoltà di ritrovare voi stessi immersi nel silenzio di una vegetazione rigogliosa.

Nel punto più elevato di Enna si staglia il Castello di Lombardia, emblema di questa straordinaria terra e nato a scopo difensivo in epoca medioevale. La fortificazione era utilizzata dal popolo come rifugio dagli invasori, che più volte provarono a espugnare la città senza mai riuscirci del tutto. L’edificio, attualmente, si pone tra i castelli medioevali più vasti della nostra penisola, in quanto si estende per ben 26.000 mq e domina il paesaggio con la propria maestosa struttura. Merita di essere visitata la Torre Pisana, da cui poserete lo sguardo su scenari spettacolari e indimenticabili.

 Castello di lombardia in Enna
Enna – Castello di lombardia

Gli appassionati di archeologia devono inserire tra le proprie mete anche il Museo Regionale, che ospita reperti e manufatti rinvenuti a Enna e provincia. Non mancano gioielli e oggetti di ceramica, che narrano i costumi e le abitudini degli antichi abitanti del comune. A dir poco interessante, inoltre, è il Museo Musical Art 3M, in cui sono custoditi i dipinti di vari pittori siciliani: la particolarità consiste nelle colonne sonore che accompagnano i quadri, il che consente di vivere un’esperienza sensoriale a 360° che coinvolge tanto la vista quanto l’udito.

Se amate l’architettura di epoche remote non tralasciate la Rocca di Cerere, che proprio come il Castello fu allestita per proteggere la zona. Qui sono stati portati alla luce resti risalenti addirittura alla preistoria: tra questi menzioniamo le rovine di due torri e due ipogei, che esercitano sui turisti un notevole fascino. Numerose persone giungono ogni anno anche per ammirare il Palazzo Pollicarini, che per molto tempo è stato la dimora di famiglie di rilievo come i Patelmo, i Falanga e i Petroso. Lo stile gotico-catalano è eccezionalmente suggestivo; il portone, tramite cui si accede all’interno, è abbellito da una meravigliosa cornice, e poco oltre si sviluppa un cortile con scalinata.

Tra i simboli di Enna citiamo poi la Torre di Federico II, di forma ottagonale e a sua volta fabbricata con un fine difensivo. Questo monumento prende il nome dal suo committente, Federico II, che aveva intenzione di usarlo come residenza estiva durante i suoi viaggi in Sicilia.

Se avete modo di allontanarvi di alcuni km dal centro, infine, fate tappa al Villaggio Bizantino formato da cave scavate nella roccia. È così che furono ricavate le case del popolo, le chiese e gli altri insediamenti rupestri, che all’epoca della dominazione bizantina rappresentavano la sede di una vera e propria comunità.