I dolci della cucina siciliana

Dolci siciliani

La Sicilia è un’area piena di folclore: un luogo perfetto dove trascorrere le vacanze, tra bagni in un mare stupendo, gite culturali alla scoperta di monumenti e siti archeologici, passeggiate in mezzo alla natura. Tra una camminata e l’altra, per ritemprare le forze, potete dedicarvi alla degustazione dei piatti tipici, sia salati sia dolci.

In questo caso ci soffermiamo sui dessert, che secondo gli estimatori sono tra i più buoni del mondo. Alcuni sono semplici e realizzati con pochi ingredienti, altri più elaborati e complessi: si tratta, comunque, di prodotti con una propria storia, conosciuti in tutta Italia e anche nel resto dell’Europa.

Le ricette siciliane sono tramandate di generazione in generazione, ed esprimono appieno il legame con la tradizione e l’amore per il territorio. I dolci caratteristici di questa regione possono essere consumati per strada, al tavolino di un bar, a tavola con la famiglia. I segreti per la loro preparazione si trasmettono di padre in figlio, rappresentando un punto di contatto con l’autenticità e la genuinità del passato.

I cannoli

Tra i deliziosi dessert della Sicilia, un posto speciale è occupato dal cannolo siciliano.

Questa pietanza è famosa in tutto il pianeta per il suo sapore unico: la cialda, dalla consistenza croccante, crea uno stuzzicante contrasto con il cuore di ricotta arricchito talvolta da scaglie di cioccolato o dalla frutta candita. Esiste anche una versione con pezzetti di pistacchio, altra eccellenza culinaria della zona.

I cannoli siciliani
I cannoli siciliani

La cassata

Non meno celebre del cannolo è la cassata, colorata e decorata, un vero piacere sia per il palato sia per gli occhi. Oggi sono diffuse diverse varianti, ma l’originale è a base di pan di Spagna con canditi, crema di ricotta, pasta reale e gocce di cioccolato fondente. Gli ornamenti e il numero di strati si differenziano a seconda della provincia; c’è da dire che la cassata più antica è quella al forno, un meraviglioso classico della pasticceria. Senza dimenticare le cassatine, in formato più piccolo ma ugualmente appetitose!

La cassata
La cassata

Il biancomangiare

Il biancomangiare è meno noto rispetto al cannolo e alla cassata, ma è altrettanto importante nell’ambito della gastronomia locale. Questo dolce, tra l’altro, testimonia l’influsso arabo sulla Sicilia meridionale, e affonda le proprie radici almeno nel XII secolo.

Il nome, come potrete immaginare, deriva dal candore del dessert, dovuto a due componenti fondamentali – il latte vaccino e l’amido. Ancora una volta, il tutto può essere valorizzato con frutta candita o secca, come i pistacchi e le mandorle.

La brioche con granita

Eccoci a un altro pilastro della cucina siciliana, “sua maestà” la brioche: questa è ottima per la merenda o per la colazione, in compagnia di una tazza di caffè, di cappuccino o di tè freddo. L’elemento distintivo è il “tuppo”, che viene ricavato da una pallina di pasta a parte.

La brioche può essere farcita con gelato o granita: alle mandorle, al gelso, al pistacchio, al limone, alle fragole e chi più ne ha più ne metta. Se vi trovate sull’isola non potete non assaggiare questo prodotto!

Brioche con "tuppo"
Brioche con “tuppo”

Gli africani

I cosiddetti “africani”, o biscotti africani, sono un must per i turisti e per gli abitanti. Quelli in oggetto sono rotolini di pan di Spagna, con all’interno un composto morbido di cioccolato e all’esterno del cioccolato croccante. Una vera gioia per i sensi, soprattutto se si aggiunge una manciata di granella di pistacchi.

Il parfait di mandorle

Con il termine “parfait” ci riferiamo a un particolare dessert freddo, ideale per concludere il pranzo domenicale. Ne esistono più versioni, ma quella tipica della Sicilia è alle mandorle: queste ultime sono distribuite anche sulla sommità sottoforma di scaglie, insieme a una generosa dose di cioccolato fuso.

I dolci delle feste

Molti buonissimi dolci di questa ridente regione sono caratteristici dei periodi di festa. Pensiamo, per esempio, al Natale: nel mese di dicembre le pasticcerie si riempiono di profumi fantastici, che fanno venire l’acquolina in bocca ed evocano tutto il calore e l’intimità degli ambienti familiari.

A dir poco squisito è il buccellato, una ciambella di pasta frolla con una copertura di miele e un ripieno di fichi, noci, nocciole, pistacchi, uvetta, cioccolato, mandorle e scorza d’arancia. Un autentico tripudio di aromi e sapori! Per non parlare del torrone, preparato con mandorle, zucchero e miele, e della cuccia, il dolce di Santa Lucia, a base di ricotta di pecora e grano bollito.

Altre prelibate vivande natalizie sono i nucatoli, che nascono da un impasto di farina, zucchero, cannella, limone, mandorle e cacao amaro. Questi biscotti vengono poi decorati con una glassa bianca, simile a neve.

Il buccellato
Il buccellato

Il pupo con l’uovo, invece, è un classico della Pasqua. La denominazione cambia di città in città: a Trapani, per esempio, si usa il termine dialettale cannatuni, a Catania cuddura, a Palermo cicìu. Nella pasta frolla è avvolto un uovo, simbolo di rinascita e di pace. Anche la colomba artigianale è un delizioso dolce pasquale, mentre a Carnevale vedrete le vetrine dei bar piene di ciambelline di patate, teste di turco alla crema di latte e sfinci di pasta fritta con miele o uva sultanina.