Ogni anno, secondo i dati forniti dalla Banca Mondiale, sono 3 miliardi e 700 milioni le persone che viaggiano in aereo: un numero che, per altro, cresce di anno in anno, a dimostrazione del trend positivo che riguarda l’aereo come mezzo di trasporto. Lo studio Liligo sui diritti dei passeggeri rappresenta, quindi, un punto di riferimento da tenere in considerazione, poiché gli imprevisti in questo settore possono sempre capitare.
Che cosa si può fare se un volo è in ritardo
Non tutti sanno, per esempio, quali sono i diritti dei passeggeri aerei per un volo in coincidenza che è in ritardo o che viene annullato: in questi casi, infatti, si ha diritto a usufruire di un risarcimento fino a un massimo di 600 euro. Attenzione, però: l’entità del rimborso varia in base al posto in cui ci si trova, poiché i regolamenti in questione cambiano. In Europa, per esempio, il riferimento normativo è rappresentato dal Regolamento CE n. 261 del 2004, che dal 2004 tutela i diritti dei passeggeri aerei che viaggiano nella Ue. Approvato dal Parlamento Europeo, esso include non solo i voli interni all’Unione Europea, ma anche quelli che coinvolgono la Svizzera, la Norvegia, l’Islanda e la regione ultra-periferica, che comprende le Canarie, le Azzorre, Madera, Mayotte e Saint-Martin, la Martinica, la Guyana Francese e la Guadalupa. Anche i voli non comunitari sono coperti dal regolamento se la compagnia è europea e se uno tra l’aeroporto di partenza o l’aeroporto di arrivo sono collocati nell’Unione Europea.
Il regolamento europeo per i ritardi
Questo regolamento viene applicato unicamente per i ritardi che superano le tre ore, calcolate in funzione dell’orario di arrivo dell’aereo: in pratica, si inizia a contabilizzare dal momento in cui l’aereo è al gate e ai passeggeri viene permesso di scendere dopo l’apertura delle porte. Le circostanze operative e i problemi tecnici sono inclusi, a differenza delle circostanze eccezionali. L’importo del risarcimento di carattere economico cambia in funzione del ritardo che viene accumulato ma anche della tratta, e cioè in base alla partenza, alla destinazione e alla lunghezza: esso può andare da un minimo di 250 a un massimo di 600 euro.
Le altre tipologie di risarcimento
Esistono, comunque, altri tipi di risarcimento di cui è bene essere consapevoli. Quando il ritardo è di più di 5 ore, i passeggeri hanno diritto di passare a un altro volo o di vedersi rimborsare il biglietto per intero; inoltre, devono poter accedere a bibite e pasti, ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno, riuscire a comunicare e perfino usufruire di una camera di albergo quando necessario. Nel caso in cui il posto ottenuto sul volo alternativo costi meno, deve essere garantito il parziale rimborso della spesa; non deve essere pagata alcuna differenza, invece, se il posto è di classe più elevata.
Negli Stati Uniti
Qualche precauzione in più deve essere adottata negli Stati Uniti, poiché qui ci sono meno diritti per i passeggeri di voli che sono in ritardo: le compagnie aeree hanno la facoltà di decidere se proporre ai viaggiatori un risarcimento oppure no. I ritardi in pista costituiscono la sola eccezione prevista, sia per i voli in partenza che per i voli in arrivo negli Usa. Nelle prime due ore di ritardo si ha diritto, tra l’altro, all’assistenza medica, mentre dopo tre ore di ritardo è obbligatorio che l’aereo faccia ritorno al gate e permetta ai passeggeri di uscire, ovviamente sempre che non vi siano condizioni che lo impediscano (per esempio, ragioni di sicurezza).