Ferla, un gioiello in provincia di Siracusa

Ferla

Il comune di Ferla, in provincia di Siracusa, è stato spesso definito come uno dei borghi più belli della Sicilia e di tutta Italia. Siamo nel magnifico territorio dei Monti Iblei, a circa 42 km dalla stessa Siracusa, in una zona ricca di tradizioni e di tesori naturali.

Qui è facile sentirsi in pace con sé stessi e con il mondo intero! Si respira letteralmente un’aria d’altri tempi: i vicoli pittoreschi e le botteghe di artigianato vi faranno fare un tuffo nel passato.

È praticamente impossibile non innamorarsi del fascino di Ferla. Questa gemma è incastonata nella valle dell’Anapo, così chiamata perché erosa dall’omonimo fiume. Infatti l’itinerario di molti visitatori inizia proprio in questo punto, in un tripudio di radure e di alberi rigogliosi.

Una vacanza a Ferla è ideale non solo per gli appassionati di flora e di fauna, ma anche per gli amanti dell’archeologia. È degna di nota la necropoli di Pantalica, un must per tutti coloro che si interessano alla storia e alla cultura. Non mancano le chiese, di cui vi parleremo a breve nello specifico: splendidi esempi di architettura sacra, considerate tra i maggiori simboli della cittadina.

Non tutti conoscono Ferla, ma vale la pena organizzare un viaggio in quest’area. Vi consigliamo, poi, di spingervi anche fino a Siracusa, per un itinerario completo e dettagliato.

La necropoli di Pantalica

La suddetta necropoli di Pantalica non si trova al centro di Ferla, ma è condivisa con un borgo limitrofo: quello di Sortino. Secondo molti studiosi, il nome della località deriva dal termine arabo Buntarigah, traducibile come “grotte”.

Una grotta di Pantalica
Una grotta di Pantalica

La necropoli è in effetti piena di anfratti di varie dimensioni. Alcuni di essi sono naturali, altri artificiali. In tutto ci sono miriadi di tombe: più che di necropoli singola, bisognerebbe parlare delle necropoli di Pantalica (al plurale).

Una delle preferite dei turisti è la necropoli di San Martino, con sepolture a tholos di età preistorica e catacombe bizantine. Meritano una menzione speciale l’Ipogeo di Dionisio e la Grotta di Sant’Anna. Sono assolutamente da vedere anche la necropoli di Filiporto, nella conca del fiume Anapo, e quella della Cavetta.

Pantalica è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 2005. Il suo valore è enorme, il che rende questo luogo famoso in tutto il pianeta. Arrivarci non è semplicissimo, perché il sito sorge tra alcuni canyon, ragion per cui vi suggeriamo un paio di comode scarpe da trekking!

Le chiese di Ferla

Da Ferla, dunque, le necropoli di Pantalica distano pochi passi. Invece nel borgo vi aspettano delle stupende chiese, come già vi abbiamo accennato.

La Chiesa Madre è importante a livello sia religioso sia archeologico. È stata costruita sulle rovine di un antico nucleo ellenico, di cui sono stati rinvenuti i resti nel corso dei lavori di allestimento. Avrete anche l’occasione di ammirare una serie di opere d’arte, tra cui il Cristo ligneo scolpito nel 1633.

Ferla, Chiesa di S. Antonio Abate
Ferla, Chiesa di S. Antonio Abate

La chiesa più grande di Ferla è quella di San Sebastiano, ritenuta uno degli emblemi del paese. Risale alla fine del ‘400, ma è stata distrutta dal sisma del 1693 e in seguito restaurata. Quasi per miracolo, però, la statua di San Sebastiano Martire è rimasta incolume, e possiamo osservarla ancora oggi – in un gruppo scultoreo che raffigura una scena di vita del santo.

È da citare anche la Chiesa di Sant’Antonio Abate, a sua volta rovinata dal terremoto e riqualificata in un secondo momento. In poco tempo, comunque, potete far tappa presso tutti questi edifici, date le piccole dimensioni del comune di Ferla.

Gli eventi di Ferla

Avrete capito che a Ferla l’elemento cultuale e sacro è fondamentale: si organizzano, perciò, numerosi eventi dedicati ai santi, un’opportunità per immergersi completamente nell’atmosfera e nel folclore del borgo.

La Chiesa di S. Sebastiano
La Chiesa di S. Sebastiano

È celebre la festa di San Sebastiano, il patrono, durante la quale vengono esposte le reliquie. La Pasqua è particolarmente sentita a Ferla, ed è accompagnata da spettacoli pirotecnici e di altro tipo. In questo periodo le processioni sono molte, tanto di giorno quanto di notte.

E a Natale? Non ci sono soltanto canti e recite a tema: si predispongono anche dei bellissimi presepi artigianali. Questa tradizione è viva a Ferla da secoli, nonostante lo scorrere degli anni.

La storia di Ferla

La cittadina di Ferla, con ogni probabilità, fu fondata in epoche remote: i dintorni erano abitati dai Greci e dai Romani, anche se il nome “Ferla” fu usato per la prima volta nel Medioevo.

Un sentiero vicino Ferla
Un sentiero vicino Ferla

Vi sono dei cimiteri che rimandano alla fase paleocristiana, e sembra che ci fosse proprio una comunità cristiana in loco tra il II e il III secolo. Lo attestano diverse iscrizioni su pietra.

Il borgo è stato di proprietà di più famiglie, a partire da quella del barone di Ferla. Attualmente è meta di vari visitatori, che desiderano ricaricare le energie in una zona dominata dalla serenità e dal silenzio.