L’arancino siciliano: informazioni e curiosità su un pilastro della gastronomia della Sicilia

arancino

Chi di voi non ha mai sentito parlare dell’arancino siciliano? Questo alimento occupa un posto speciale tra i cibi tipici della Sicilia: è uno dei più illustri esponenti dello street food locale, ed è amato da adulti e bambini per il suo sapore unico.

L’arancino, con ogni probabilità, è così chiamato per la sua forma tonda che somiglia a quella di un’arancia (anche se, in alcune zone dell’isola, la sua sagoma è conica). Si tratta di una palla di riso farcita con vari ingredienti, come il ragù, i piselli e la mozzarella filante. Comunque, ci sono così tante versioni che ormai è difficile individuarne una “definitiva”.

Ci riferiamo alla classica pietanza da passeggio, da assaggiare mentre si cammina tra le vie delle ridenti e luminose città siciliane. Un must è mangiare uno o due arancini durante un percorso sul lungomare, ammirando scenari sensazionali e destinati a restare per sempre nel cuore. Proprio come il gusto dell’arancino, che fa innamorare tutti coloro che lo provano.

Una vivanda perfetta per gli antipasti, per gli spuntini, per i buffet. Ma come nascono gli arancini? E come si preparano in casa?

La ricetta degli arancini siciliani

Se volete realizzare ottimi arancini homemade e stupire i vostri ospiti, date uno sguardo ai nostri consigli!

Arancini tondi
Arancini tondi

Per cominciare, dovete procurarvi il riso, il pangrattato e l’uovo per la panatura, nonché tutto ciò che desiderate per il ripieno – carne macinata, piselli e carotine, cipolle, latticini e chi più ne ha più ne metta. C’è chi preferisce l’arancino siciliano in bianco, e chi aggiunge invece un paio di cucchiai di sugo di pomodoro.

Con il riso, mantecato con burro e parmigiano e fatto raffreddare, si creano dei dischi. Al centro di ciascuno di essi va adagiata un po’ di farcitura; il tutto deve essere poi chiuso con altro riso, in modo da formare delle palline. Queste ultime si passano in un mix di uovo sbattuto e pane grattugiato, in vista della frittura.

Per esempio, una città dove si usa spesso la salsa di pomodoro è Messina. Al contrario, in luoghi come Catania e Palermo si adopera lo zafferano per donare al riso un colore dorato. Potremmo dire che ogni area della Sicilia ha il proprio arancino, e la cosa migliore da fare è assaporarli tutti per decidere quale sia il più buono!

La storia dell’arancino

Non tutti conoscono la storia dell’arancino siciliano: pare che questo invitante finger food abbia origini arabe, poiché gli arabi si nutrivano con riso e zafferano con carne e verdure.

Arancini siciliani conici
Arancini siciliani conici

L’arancino sottoposto a panatura, però, risale secondo molti all’epoca di Federico II. Egli era un vero appassionato di questo alimento, e aveva bisogno di uno stratagemma per portarlo sempre con sé nel corso dei viaggi. Da questo intento deriva l’arancino attuale, che si conserva bene ed è più compatto grazie alla superficie esterna croccante.

Come già evidenziato, l’arancino è un cibo da asporto a tutti gli effetti, e lo era anche per Federico II! Negli anni successivi divenne estremamente popolare tra coloro che lavoravano in campagna. Ancora oggi, è uno degli stuzzichini più diffusi e apprezzati.

La farcitura di un arancino
La farcitura di un arancino

Non è errato affermare che alla base dell’arancino siciliano ci sia un autentico culto. Esistono persino delle feste legate a questa prelibatezza, come quella di Santa Lucia (13 dicembre). In questa occasione si evita la farina e si consumano tantissimi arancini, insieme alle cuccie (dolci con ricotta di pecora e crema di latte).

Arancino vs arancina

Un dubbio molto frequente tra gli estimatori: il nome corretto è arancino o arancina?

Sembra che siano giuste entrambe le soluzioni. Più che altro, nella sezione occidentale dell’isola è comune “arancina”, in quella orientale “arancino”.

C’è uno scrittore, Gaetano Basile, che sostiene che la denominazione più adatta sia “arancina” perché il riferimento è all’arancia come frutto, non all’arancio come albero. Tuttavia, in dialetto siciliano l’arancia è chiamata anche aranciu, al maschile. La questione è tutt’ora aperta!

Tipologie di arancini

Abbiamo detto che l’arancino siciliano tradizionale è guarnito con carne macinata, carote e piselli, o con mozzarella e prosciutto cotto in alternativa.

La ricetta originaria, comunque, è stata soggetta a diverse sperimentazioni. Sono stati realizzati arancini praticamente di tutti i tipi: con gli spinaci, con il pistacchio di Bronte, con i funghi, con il salmone, con il pollo, con il pesce spada, secondo i dettami della cucina gourmet.

Gli arancini nella gastronomia siciliana
Gli arancini nella gastronomia siciliana

Pensate che ci sono addirittura arancini dolci, come quelli al cioccolato caratteristici del giorno di Santa Lucia. Qualche purista potrebbe storcere il naso, ma gli arancini sono probabilmente tra i cibi più versatili in assoluto. Certo, chi vuole degustare un “pezzo di Sicilia” deve chiedere quelli classici, che siano tondi o conici.

Voi avete mai mangiato un arancino siciliano? Se organizzate una vacanza sull’isola e vi trovate in loco, non dimenticate di assaggiare una simile squisitezza!