Salina: la magia dei vulcani e delle spiagge blu

Pollara, la spiaggia più bella di Salina

L’isola più verde tra quelle comprese nell’arcipelago delle Eolie, grazie ad una riserva naturale che racchiude circa la metà dei 26 chilometri complessivi dell’intero territorio. Parliamo di Salina, una delle sette bellezze delle isole Eolie, la seconda per estensione e popolazione dopo Lipari.  Gli altri primati che spettano a Salina riguardano le altezze del Monte Fosse delle felci (962 metri) e del Monte dei porri (860 metri), rispettivamente il primo e il terzo rilievo più grandi dell’arcipelago. Salina può inoltre vantare sei vulcani, ripartiti nelle diverse zone di un territorio che è diviso tra tre comuni della provincia di Messina (Santa Marina, Leni e Malfa). Il nome di quest’isola deriva invece da un piccolo lago situato nella frazione di S. Marina di Salina, dal quale anticamente veniva estratto il sale.

Salina è diventata nota anche per mezzo del cinema: qui sono state infatti girate delle scene del  famoso film “Il postino” di Massimo Troisi e di Caro Diario di Nanni Moretti.

Santa Marina, Malfa e Leni: le diverse sfaccettature dei tre comuni

Dicevamo che salina fa parte di tre diversi comuni della provincia di Messina. Ed è proprio attraverso questi tre lembi di terra che si dipana tutta l’isola. Santa Marina può essere considerata come la principale porta d’accesso a Salina, visto che qui si sviluppa non solo il centro abitato ma anche la vita notturna dell’isola. La chiesa settecentesca di Santa Marina costituisce la principale attrazione a livello artistico, corredata perfettamente dalle caratteristiche vie centrali del borgo. Ed è proprio qui che si trovano ristoranti, negozi e locali che, specialmente d’Estate, sono il pane quotidiano per i tanti turisti. Da questa parte è possibile anche cominciare l’escursione che conduce alle pendici del Monte Fosse delle Felci, attraverso un itinerario molto suggestivo dal punto di vista naturalistico. Un’ulteriore attrattiva in questa zona è rappresentata dalle grotte Saracene e dal sito archeologico di Portella, due luoghi da non perdere soprattutto per chi è appassionato di reperti antichi.

Malfa è invece da considerare come il più importante comune di Salina, per una serie di ragioni. Oltre alla bellissima chiesa di S.Anna e alle caratteristiche casette bianche che si stagliano lungo tutto il comune, Malfa può vantare anche la frazione di Pollara, caratterizzata da un grande faraglione sul mare. Pollara è considerata la spiaggia più bella di Salina, non foss’altro che per la ripida scogliera a forma di anfiteatro che scende a picco sul mare. Un’autentica magia a cui è impossibile rinunciare se siete da queste parti. E’ proprio qui che Massimo Troisi ha girato alcune memorabili scene de “Il Postino”, reso celebre anche dalla grande suggestività di questi luoghi.


Grazie a Leonetto Burresi per la condivisione di questo video su Malfa

Infine c’è il comune di Leni, antico centro di derivazione greca che deve il suo nome proprio all’epoca ellenistica (i lenoi in greco erano i contenitori in cui veniva raccolta l’uva). Qui si può ammirare il Santuario della Madonna del Terzito, in cui è presente una tela settecentesca della Vergine che vale la pena ammirare. La più importante frazione del territorio di Leni è Rinella, un antico borgo di pescatori. Si tratta di un luogo incantevole, quasi sospeso nel tempo, e reso ancor più affascinante dalla spiaggia di sabbia nera a forma di mezzaluna contraddistinta dalla presenza di grotte e insenature che in passato venivano utilizzate come riparo per le barche.

Punta Perciato -Spiaggia di Pollara - Salina
Punta Perciato – Spiaggia di Pollara – Salina

I prodotti tipici di Salina

Per quanto riguarda i prodotti tipici, Salina spicca sicuramente per la Malvasia e per i capperi. La prima, prodotta in tutte le isole Eolie, viene fatta con grappoli di uva raccolti nella prima metà di Settembre ed esposti al vento e al sole per la giusta maturazione. Il cappero di Salina è invece una vera e propria eccellenza del territorio, riconosciuto anche come presidio slow food.