La Sicilia può festeggiare un nuovo primato in questo 2019: si tratta delle Bandiere Blu, giunte a sette (rispetto alle sei dello scorso anno) e che collocano l’isola al primo posto in Italia al pari dell’Emilia Romagna in questa speciale classifica. Un riconoscimento importante, che certifica il buon lavoro svolto in questi ultimi anni dal punto di vista turistico. Naturalmente c’è ancora molto da fare, ma traguardi come questo non possono che aumentare la credibilità di una regione da sempre fiore all’occhiello in Italia, specialmente sul piano balneare.
Le sette Bandiere Blu sono: Santa Teresa di Riva, Tusa (con Spiaggia Lampare e Spiaggia Marina) nel messinese, confermate per il terzo anno consecutivo. Conferma, stavolta per il secondo anno, anche per Isole Eolie (spiagge di Lipari e Acquacalda Canneto) Stromboli (con Ficogrande) e Vulcano (con Gelso e Acqua Termali). Ad Agrgento ecco Menfi (Lido Fiori e Porto Palo Cipollazzo), mentre a Ragusa spiccano Marina di Ragusa e Ispica con Ciriga e Santa Maria del Focallo. Infine menzioniamo la “new entry”, ovvero Pozzallo.
I requisiti necessari per ottenere la Bandiera Blu
La Banidera Blu è un riconoscimento istituito oltre 30 anni fa (1987 per l’esattezza) in 48 paesi del mondo da parte della FEE (Foundation For Environmental Education) con l’obiettivo di certificare la qualità di una spiaggia secondo alcuni criteri prestabiliti. I criteri in questione sono stati scelti nel 1992 e più volte sono stati oggetto di critiche. In molti infatti sostengono che troppe località non riescono a vedersi assegnata la Bandiera Blu nonostante la bellezza unanimemente riconosciutagli. Tuttavia la Bandiera Blu non si limita a premiare solo la bellezza di una spiaggia, ma comprende una serie di parametri che ne delineano la sostenibilità in base a varie caratteristiche. I parametri per accaparrarsi la Bandiera Blu sono divisi in 4 macro settori:
Educazione ambientale e informazione che a sua volta comprende:
- Informazioni riguardo alle acque affisse
- Informazioni riguardo al programma Bandiera Blu affisse
- Informazioni riguardo alle aree naturali e costiere affisse
- Un minimo di 5 attività di educazione ambientale svolte ogni anno
Qualità delle acque, che comprende:
- Nessuna discarica presenta vicino alle acque
- Conformità alle direttive europee sulla qualità delle acque di scarico
- Monitoraggio della salute delle barriere corallifere in prossimità della spiaggia
Gestione ambientale, che comprende:
- Pulizia della spiaggia
- Pieno rispetto di piani regolatori e legislazione ambientale
- Servizi pubblici adeguati e puliti e acque di scarico allacciate alla rete fognaria
- Accesso di animali strettamente controllato
- Istituzione di un comitato di gestione della spiaggia per il controllo dei servizi e delle strutture
Servizi e sicurezza, che comprende:
- Accesso sicuro alle spiagge
- Numero adeguato di personale, servizi e attrezzature di salvataggio
- Piano di emergenza in caso di inquinamento
- Almeno una fonte potabile di acqua presente sulla spiaggia
- Accesso e servizi per i disabili
La provincia di Messina si conferma capofila in Sicilia per le Bandiere Blu
Grazie alle conferme per il terzo anno consecutivo di Santa Teresa di Riva e Tusa, la provincia di Messina è in testa per quanto riguarda la “longevità” di Bandiere Blu nella regione. Un traguardo conquistato grazie a due autentiche perle che meritano un approfondimento maggiore. Spiaggia Marina e Spiaggia Lampare possono godere di un panorama da cartolina, davvero mozafiato. Non solo: questi luoghi riescono a soddisfare anche tutti gli altri parametri necessari per ricevere la Bandiera Blu, a testimonianza del fatto che si tratta di località attrezzate a 360 gradi per la balneazione. E almeno un tuffo, entrambe, lo meritano di certo.
Tusa è un comune incastonato a metà tra il Parco dei Nebrodi e il Parco delle Madonie, in una zona a metà tra la provincia di Messina e quella di Palermo. E’ qui che si trovano le spiagge Lampare e Marina, premiate con la Bandiera Blu. Sono due spiagge formate perlopiù da ciottoli, bellissimi fondali adatti anche per gli amanti dello snorkeling e formazioni rocciose molto affascinanti. La più turistica è quella delle Lampare che, come sottolinea anche il primo cittadino di Tusa Angelo Tudisca (raggiante per questi riconoscimenti, si trova davanti al museo d’arte contemporanea della città (Atelier) e forma un tratto di costa reso speciale dai faraglioni poco distanti.
La spiaggia di Catel di Tusa (il borgo marittimo che si trova qui), conosciuta anche come spiaggia Marina, è particolarmente apprezzata dagli avventori per via della sabbia finissima e dell’acqua davvero limpida in ogni periodo dell’anno. Anche questa spiaggia, come quella delle Lampare, è protetta da ampie rocce e faraglioni, che la rendono ancor più selvaggia. Il fondale basso incentiva tutti, anche i più piccoli, a tuffarsi in questo splendido limbo di mare, contraddistinto anche da piccoli sassi.