La Sicilia ha visto aumentare quest’anno il numero di Bandiere Blu a propria disposizione, passando dalle sei dell’anno passato alle sette di quello in corso. E la novità non è passata di certo inosservata visto che, il prestigioso riconoscimento conferito dalla FEE (Foundation for Environmental Education), è andato per la prima volta nella storia dell’isola ad un piccolo porticciolo. A conquistare il premio è stato Marina del Nettuno, che ha convinto l’organizzazione danese organizzatrice del premio grazie alle buone pratiche per l’educazione ambientale. Una grandissima soddisfazione per questa piccola struttura, realizzata e gestita dalla società Comet. Ed è stato proprio il presidente della Comet, l’imprenditore Ivo Blandina, ad esprimere tutta la felicità per questo traguardo in una conferenza stampa nella quale era presente anche il presidente della FEE Claudio Mazza.
Il presidente di Comet Ivo Blandina ha fatto un tuffo nel passato, ripercorrendo le tappe di un impegno iniziato 20 anni fa, quando fu realizzato il primo porto “verde” in Sicilia. Da lì tanta strada è stata fatta per giungere fino ad un riconoscimento che riempie di gioia tutto l’entourage di Marina del Nettuno.
“La nostra azienda è da sempre attenta a limitare l’impatto delle attività produttive industriali e di servizio che svolgiamo- ha aggiunto Blandina-. Il Marina del Nettuno è l’espressione più evidente di questo impegno”. Il presidente della Comet ha poi sottolineato come di recente Marina del Nettuno si sia dotata di impianti moderni che permettono alle imbarcazioni di evitare il getto in mare delle acque di scarico. Poi uno sguardo al futuro, verso quella che ha definito come “una responsabilità da assumere nei confronti dell’ambiente e delle nuove generazioni”. Marina del Nettuno ha infatti bandito la plastica e tutti gli altri materiali monouso, cercando di ridurre al massimo gli sprechi d’acqua e favorendo lo sviluppo di tutte le tecnologie per ridurre al minimo il consumo di energia. Si inserisce in quest’ottica la partecipazione di Marina del Nettuno al “LifeGate Plasticless”, un progetto che ha l’obiettivo di contribuire alla pulizia dei mari per i rifuiti in plastica.
I criteri per la Bandiera Blu e il percorso di Marina del Nettuno
La Bandiera Blu è un riconoscimento attivo dal 1987, che ha mutato nel corso degli anni i propri metodi di assegnazione. Attualmente i criteri stabiliti da questa organizzazione no profit sono 32, e abbracciano diversi ambiti. Tra questi rientrano la balneabilità e la depurazione delle acque, la pulizia delle spiagge e delle aree circostanti, la presenza di aree pedonali, di piste ciclabili e di servizi adeguati presenti in spiaggia. E ancora l’educazione ambientale (alla quale sono riservate diverse voci), la ricettività alberghiera e l’abbatimento delle barriere architettoniche. Questi, a grandi linee, i principali parametri entro i quali la Fee è chiamata a decidere per l’assegnazione di una Bandiera Blu. Marina del Nettuno è risultato uno dei 72 porti italiani a cui è stato conferito il premio, al pari di altre 385 spiagge insignite. Ma non si è trattato di certo di una “passeggiata”. Per assicurarsi il premio Marina del Nettuno ha dovuto partecipare ad una specie di protocollo iniziale che prevedeva dei controlli molto serrati. Ogni aspetto organizzativo del porticciolo messinese è passato al vaglio dei commissari del FEE, che hanno potuto verificare di persona le attività svolte a Marina del Nettuno. E lo hanno fatto di concerto con una giuria nazionale, che si è avvlasa della collaborazione di alcune istituzioni italiane. Sindacati balneari, Federazione nazionale degli ordini chimici e fisici, laboratorio di oceanologia ed ecologia marina dell’univeristà della Tuscia, Comando generale delle capitanerie di porto, guardia costiera, ministero dell’ambiente e ministero delle politiche agricole: sono questi gli enti che hanno partecipato al controllo delle attività per una selezione molto dura che si è però conclusa con esito positivo.
Cenni storici su Marina del Nettuno
Marina del Nettuno è un porticciolo inaugurato nel Giugno del 1998, e che ha quindi da poco festeggiato i venti anni di esistenza. Può ospitare un massimo di 160 imbarcazioni (senza limite di pescaggio) con una lunghezza massima di 40 metri. Per la costruzione di tutta la struttura (occupa la banchina parallela al Viale della libertà) sono stati installati appositi ancoraggi per la realizzazione di dighe, pontili e delle strutture accessorie. A protezione dell’intero specchio acqueo (di circa 60 metri) è stata installata una diga galleggiante in cemento armato, mentre gli ormeggi sono stati costruiti con pontili galleggianti in acciaio. I servizi e tutte le attrezzature presenti a Marina del Nettuno sono all’avanguardia, per via di un’impeccabile processo di manutenzione svolto negli anni. Anche la custodia e l’assistenza degli ormeggi sono garantite 24 ore su 24, mentre i diportisti vengono accolti in ambienti raffinati. Tra questi spicca il ristorante gestito dallo chef Pasquale Caliri, insignito anche nella celebre Guida Michelin.