Scicli

Scicli

Patrimonio Unesco dall’inizio del nuovo millennio, Scicli è una delle città barocche incastonate nella Val di Noto, destinazione pressoché obbligata per chi ha intenzione di scoprire la zona sud-orientale della Sicilia. A circa 25 chilometri di distanza da Ragusa, questa cittadina dal gusto barocco sarà amata soprattutto da chi in televisione è abituato a seguire le avventure del Commissario Montalbano, dal momento che accoglie molte celebri location della fiction di Raiuno. Gli insediamenti tardo-bizantini che contraddistinguono l’area archeologica di Chiafura sono una testimonianza delle origini molto antiche di Scicli, che come molte altre località nei dintorni fu ricostruita praticamente da cima a fondo dopo i disastri causati dal terremoto del 1693.

I monumenti da vedere

Le vie del centro mettono in risalto la bellezza dello stile barocco del paese, tra monumenti ed edifici religiosi che lasciano a bocca aperta per la meraviglia che regalano: è, per esempio, il caso della Chiesa di San Bartolomeo, che destò anche l’ammirazione del regista e scrittore Pier Paolo Pasolini. Merito del contesto particolare in cui è incastonata, tra due costoni rocciosi, messi in evidenza dalla pietra calcarea bianca scelta come materiale di costruzione. La chiesa è situata in uno dei quartieri più antichi di Scicli, noto come cava di San Bartolomeo, da sempre in lotta con il quartiere della Chiesa di Santa Maria la Nova.

I resti del passato

La città è ubicata a valle di tre colli che un tempo ospitavano la città antica. Di quell’epoca non è rimasto molto, ma tra le testimonianze che sono sopravvissute al trascorrere dei secoli e agli effetti del sisma c’è la Chiesa di San Matteo, che fino agli anni ’70 del XIX secolo è stata la chiesa madre della città. Nel novero degli altri posti da vedere ci sono i ruderi del Castellaccio (una fortificazione che risale al Medio Evo) e il Convento della Croce, complesso realizzato nel 1528 e sorto sulla cima del colle omonimo. In via Francesco Mormino Penna si trova Palazzo Bonelli, residenza del XIX secolo che può essere visitata al pari di Palazzo Spadaro, di cui meritano di essere ammirati i balconi bombati con decorazioni rococò e realizzati in ferro battuto.

Il centro storico

Proprio via Francesco Mormino Penna costituisce il fulcro del centro storico di Scicli. Il Palazzo del Municipio che si affaccia su questa strada, tra l’altro, nella miniserie del Commissario Montalbano fa da location per il commissariato di polizia della città immaginaria di Vigata. I locali del piano terra, e in particolari quelli dell’ufficio protocollo, sono quelli usati da Montalbano. Di fianco al Palazzo del Municipio c’è la Chiesa di San Giovanni, il cui campanile può essere visitato, e non molto lontane sono la Chiesa di Santa Teresa e la Chiesa di San Michele.

Nei dintorni di Scicli

A breve distanza da Scicli ci sono altre mete turistiche di prestigio come Noto, Modica e Ragusa Ibla, che a loro volta possono vantare il titolo di città barocca. Gli appassionati di trekking in cerca di un’area naturalistica in cui sfogarsi e divertirsi possono scegliere la Riserva del Fiume Irminio, tra Marina di Ragusa e Donnalucata, o in alternativa il Parco di Mangiagesso, che si trova tra Scicli e Modica. Per una gita di un giorno, altre mete consigliate sono i colli attorno a Scicli, con grotte artificiali e boschi, e la Riserva di Vendicari, con sentieri che si sviluppano nel mezzo della macchia mediterranea.

Perché visitare Scicli

Visitare Scicli non vuol dire, però, rendersi protagonisti di un viaggio culturale, ma anche concedersi l’opportunità di fare il bagno nelle acque cristalline di un mare che si trova a meno di 10 chilometri dal centro storico.