A pochi chilometri dal centro di Agrigento sorge la meravigliosa Valle dei Templi: un luogo dall’atmosfera magica, nonché una testimonianza del passato più remoto della città. Questa zona è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO nel 1997, ed è raggiunta ogni anno da moltissimi turisti.
La Valle dei Templi racconta ai visitatori una storia ben precisa: una storia che affonda le proprie radici in un periodo antichissimo, quando Agrigento aveva ancora il nome di Akragas e faceva parte delle più importanti colonie greche dell’Italia meridionale. Oggi, in quest’area, è possibile contemplare i resti di numerosi edifici di culto, di porte e tombe, che danno vita a uno scenario davvero sensazionale.
Un piccolo excursus sulle vicende di Akragas
Dovete sapere che il nucleo originario di Akragas fu fondato nel lontano 581 a.C., ad opera di alcuni coloni provenienti dalle isole di Rodi e Creta. L’espansione del centro fu notevole nel corso di tutto il V secolo a.C., specialmente all’epoca della vittoriosa battaglia contro i Cartaginesi sotto il tiranno Terone.
In generale, l’odierna Agrigento conobbe fasi di forte splendore alternate a momenti di declino. I Romani, ad esempio, ne favorirono lo sviluppo per diversi secoli. La Valle dei Templi rimase abbandonata per molto tempo, e attualmente rappresenta una delle maggiori attrazioni di tutta la regione.
I templi
Come potrete ben immaginare, questa magnifica Valle è così chiamata per le costruzioni sacre disseminate sul territorio. Vediamo quali sono le più significative, famose in tutto il mondo per il loro valore religioso e culturale.
Un itinerario in questo punto della Sicilia vi porterà ad ammirare il Tempio della Concordia, probabilmente quello conservato meglio, anche perché nel VI secolo fu trasformato in una chiesa cristiana. Non si sa con certezza per quale divinità fu edificato: nei dintorni, però, è stata rinvenuta un’iscrizione latina con dedica alla Concordia, da cui deriva la denominazione odierna.
Degno di nota è anche il Tempio di Hera Lacinia, uno dei massimi simboli dello stile dorico. Le rovine si stagliano contro il cielo con effetto incredibilmente artistico, tanto da ispirare grandi pittori del Romanticismo come Caspar David Friedrich. Altrettanto suggestivi sono i resti del Tempio di Eracle, per molti il più arcaico in assoluto, e di quello di Demetra, che divenne poi parte della chiesetta di San Biagio.
Nella nostra rassegna non può mancare il Tempio dei Dioscuri, Castore e Polluce, di cui oggi osserviamo quattro colonne scampate a incendi e terremoti. Il Tempio di Zeus Olimpio era uno dei più vasti di tutto l’occidente, ed è citato nelle opere di moltissimi autori come Diodoro Siculo e Polibio; il cosiddetto Tempio L, scoperto di recente, fu distrutto già in età classica.
L’elenco di questi tesori archeologici continua con i templi di Efesto, di Atena, di Asclepio e di Iside. Quest’ultimo è l’unico iseo trovato finora in Sicilia, e fu allestito nel II secolo d.C.: è stato inserito, successivamente, nel complesso museale di San Nicola.
Di molte costruzioni rimane davvero poco, eppure basta avventurarsi nella Valle per respirare l’aria dell’antica Grecia. Fate in modo che il vostro itinerario prosegua fino al tramonto, quando i colori caldi del sole calante donano al panorama un aspetto mistico, dalla bellezza disarmante.
La necropoli e la Tomba di Terone
Questa zona di Agrigento ospita anche una necropoli paleocristiana: essa si estende, in linea di massima, tra il Tempio di Hera Lacinia e quello di Eracle. Si tratta di un autentico cimitero a cielo aperto, formato da più di 100 sepolture scavate nella pietra che culminano in due spettrali ipogei con cripte e nella celebre Grotta Fragapane.
Quella che abbiamo appena menzionato è una catacomba comune, databile intorno al IV secolo d.C. e composta da piccole camere separate da un dedalo di corridoi. I loculi sono stati ricavati sia nelle pareti, sia nel pavimento. Un luogo del genere andrebbe visto almeno una volta nella vita!
Parlando di tombe, non dimenticate di sostare presso quella di Terone. Il sepolcro a torre, a differenza di quanto il nome potrebbe far credere, non è collegato al tiranno che contribuì tanto allo sviluppo di Akragas: in realtà era un elemento della Necropoli Giambertoni di epoca romana.
Altre meraviglie della Valle dei Templi
Il nostro viaggio alla scoperta della Valle dei Templi non finisce certo qui. Straordinariamente interessante, ad esempio, è il Santuario delle Divinità Ctonie, un complesso di strutture sacre incentrate sui culti sotterranei di Demetra e Persefone.
Fate tappa anche all’Oratorio di Falaride, che sorge sui resti dell’Ekklesiasterion dove si riunivano i cittadini in assemblea. Questo tempietto, nel Medioevo, fu restaurato e adibito a chiesa di Maria Vergine. Infine vi suggeriamo di fermarvi nelle vicinanze delle porte, in particolare della Porta V, che in passato era uno degli ingressi più importanti del centro.
Se siete appassionati di storia e archeologia, durante la vostra vacanza ad Agrigento dedicate almeno una giornata alla visita della Valle dei Templi. Davanti ai vostri occhi si spalancherà uno scenario unico!