Agrigento: cosa vedere e i monumenti più interessanti

Agrigento

Parlando di Agrigento, il pensiero corre spontaneamente alle sue splendide e incontaminate spiagge, impossibile non citare la bellissima scala dei turchi. Sabbia bianca, onde turchesi, il dolce tepore del sole: tutto ciò contribuisce a delineare un quadro complessivo da sogno, meta di turisti provenienti da ogni parte della nostra penisola.

La zona, tuttavia, è celebre sia per il patrimonio naturale, sia per quello culturale. Le origini del luogo sono davvero remote e risalgono all’epoca delle pòleis greche, precisamente al 581 a.C. In questo anno avvenne la fondazione del centro denominato Akragas, la futura Agrigento: ancora oggi restano intatte numerose testimonianze delle vicende passate del territorio. Visitando questo punto dell’isola avrete l’opportunità di ammirare da vicino templi, statue e molti altri capolavori artistici e architettonici, respirando un’aria d’altri tempi e immergendovi in un contesto di notevole valore storico.

I poeti, nel corso dei secoli, hanno decantato le meraviglie della città, arrivando a definirla la più bella di sempre. I capolavori della natura si alternano a quelli creati dall’uomo in un insieme armonioso, perfetto per trascorrere una o due indimenticabili settimane di vacanza.

 Valle dei templi
Valle dei templi

La Valle dei Templi e i suoi santuari

Amata dai viaggiatori di tutto il mondo è la Valle dei Templi, una delle principali aree archeologiche dell’Italia insulare, corrispondente al nucleo della vecchia Akragas. Questo sito è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1997 ed è ritenuto uno dei maggiori simboli della Sicilia orientale. Esso, come suggerisce il nome, include vari santuari che si stagliano contro il cielo come un monito all’umanità.

Molto famoso, per esempio, è il tempio di Eracle, del quale rimangono soltanto otto colonne a causa di un terremoto. L’atmosfera che permea tale costruzione è altamente suggestiva: questi resti sono protagonisti di racconti e leggende, che sopravvivono nel folclore locale e popolano l’immaginario collettivo con figure di grandi eroi e mostri spaventosi.

Dobbiamo citare inoltre il tempio di Castore e Polluce, che sorge all’interno del santuario delle divinità ctonie. Si pensa che il complesso sia stato innalzato in onore non dei Dioscuri, bensì degli dei della terra Demetra, Persefone e Dioniso. Altrettanto importante è la struttura dedicata a Zeus Olimpio, il tempio più vasto dell’antichità, che ospitava ben sette riproduzioni di Atlante con la volta celeste sulle spalle. Una delle opere in questione è attualmente ancora nella Valle.

Il discorso sui santuari edificati in zona potrebbe proseguire a lungo. Certo è che questo punto di Agrigento rappresenta un vero e proprio paradiso per gli appassionati di archeologia e di cultura greca. Se si lascia scorrere lo sguardo sulle rovine si ha quasi l’impressione di fare un salto all’indietro attraverso i secoli, e di essere catapultati in un passato molto lontano.

AgrigentoAgrigento

Una serie di imperdibili sculture

Passeggiando per le strade di Agrigento troverete un numero elevatissimo di statue, le quali raffigurano personaggi reali o mitologici che hanno ricoperto un ruolo di rilievo nella città. Potrete, per esempio, osservare l’affascinante Busto di Venere nel giardino del Museo San Nicola, oppure la scultura di Empedocle a piazzetta Vadalà. Il filosofo, nato proprio in questo luogo, è circondato dai quattro elementi cardine del suo pensiero, ovvero aria, acqua, terra e fuoco.

In piazza Vittorio Emanuele svetta il Monumento alla Vittoria nella Grande Guerra, un maestoso gruppo in pietra arenaria, fotografato ogni giorno dai turisti provenienti da tutta Europa. In riferimento a un’epoca più antica, invece, è stato allestito il Monumento ai caduti della Battaglia di Imera: quest’ultima si svolse nel 480 a.C. ed è considerata una delle campagne militari fondamentali nella storia della Sicilia.

Molto belle sono anche alcune statue di carattere religioso, come quella della Madonna col Bambino, presso la Basilica di San Francesco, e quella di San Calogero nell’omonima piazzetta.

Cattedrale di San Gerlando
Cattedrale di San Gerlando

Le chiese di Agrigento

Quest’area tanto pittoresca è disseminata di chiese, tra cui quella di San Nicola risalente al XIII secolo. La facciata della costruzione è contraddistinta da un portale a sesto acuto; l’interno si divide in quattro cappelle, una delle quali custodisce l’illustre sarcofago di Fedra e Ippolito.

Un po’ più recente ma altrettanto interessante a livello storico e architettonico è la Chiesa di San Calogero, con tre navate e stupende decorazioni in stile barocco. La Basilica di Santa Maria dei Greci, al contrario, è di stampo arabo-normanno, e ospita vari affreschi e i resti del tempio di Giove Polieo. La Cattedrale di San Gerlando è una delle più importanti sedi di culto di Agrigento, e comprende una nicchia con il simulacro del santo.

Concludiamo questa breve rassegna con la Chiesa del Purgatorio, consacrata a San Lorenzo e impreziosita da sculture e stucchi, e con il Santuario dell’Addolorata, ricco di cripte sotterranee.

Il Museo Archeologico San Nicola

Nella nostra panoramica merita di essere menzionato il Museo San Nicola, che fu edificato nel 1960 e offre ai visitatori una riproduzione della vecchia Akragas. La struttura sorge nella Valle dei Templi ed è conosciuta anche come Museo Pietro Griffo.

Le numerose stanze accolgono oltre 5.600 reperti, che tracciano le vicende del territorio dalla preistoria fino all’età greca e romana. Gran parte della collezione è composta dai manufatti rinvenuti dalla Soprintendenza di Agrigento a partire dagli anni ’40: tale mostra occupa ben 18 sale. Un itinerario in questa sorprendente città deve necessariamente passare per un luogo così pregno di cultura, meta privilegiata degli appassionati di antichità.

 Monastero di Santo Spirito
Monastero di Santo Spirito

Altre attrazioni importanti, dalla Rupe Atenea al Monastero di Santo Spirito

Se decidete di trascorrere le vostre vacanze ad Agrigento dedicate un po’ di tempo anche ad un altro sito archeologico, la Rupe Atenea. Qui sono stati trovati un tempio delle divinità ctonie, i resti di un frantoio ellenistico e alcune ceramiche del VI e V secolo a.C. Di certo apprezzerete le porte, i bastioni e il piccolo santuario rupestre vicino alla Porta di Gela.

Degna di nota è la Biblioteca Lucchesiana, nella quale vi sono oltre 60.000 volumi collocati su scaffali finemente intagliati. Accanto si innalza un imponente edificio, il Palazzo Vescovile, che include i sette ritratti dei santi vescovi realizzati da Francesco Sozzi. Ricordiamo anche le splendide fontane agrigentine, tra cui quella dei Caduti con l’angelo di bronzo e quella dei Draghi in piazza Don Guanella.

Infine, il Monastero cistercense di Santo Spirito è una tappa fissa degli amanti dell’arte. La sua facciata concilia elementi in stile gotico e barocco; all’interno è possibile ammirare autentici capolavori, come il complesso scultoreo con il Trionfo dello Spirito Santo e il dipinto che raffigura l’infanzia di Gesù.