Etna, escursione sul vulcano della Sicilia

Etna

L’Etna, con il suo aspetto imponente e straordinariamente suggestivo, è una delle maggiori attrazioni della Sicilia. Si trova in provincia di Catania ed è alto più di 3.300 m sopra il livello del mare: si tratta, attualmente, del più elevato vulcano attivo della placca euroasiatica. Moltissimi turisti giungono sull’isola soltanto per contemplare tanta magnificenza, oppure per effettuare un’escursione in uno dei punti più selvaggi della regione.

Di seguito vi parleremo degli immensi crateri che nel corso dei secoli hanno modificato lo scenario circostante con le loro eruzioni, delle zone più belle da vedere, di cosa dovete portare con voi per un itinerario sull’Etna. Se amate i panorami maestosi e incontaminati, vi consigliamo di pianificare un tragitto alla scoperta del vulcano di almeno mezza giornata, in modo da visitare per bene anche l’omonimo parco.

Un po’ di storia sul vulcano Siciliano

Forse non tutti sanno che l’Etna si formò durante l’epoca quaternaria, più o meno 500.000 anni fa, nello stesso periodo in cui si generò la Piana di Catania. Una delle eruzioni più terribili si verificò nel 1381: gli abitanti locali non sapevano a cosa attribuire il fenomeno, e conferirono al vulcano un carattere magico e misterioso. Ancora più significativa fu l’emissione di lava del 1669, che demolì parecchie costruzioni nei dintorni.

Questo colossale elemento del paesaggio, quindi, è un vero e proprio simbolo della potenza della natura. Nel ‘900 ricordiamo una serie di manifestazioni minori, di cui l’ultima è stata quella del 1991: il pennacchio di fumo in cima al rilievo è comunque sempre presente come un autentico monito. La costante attività dell’Etna ne incrementa la bellezza distruttrice agli occhi dei turisti, e lo colloca al centro di miti, leggende e racconti popolari.

Vulcano Etna in eruzioneVulcano Etna in eruzione

Le aree più interessanti dell’Etna

Se desiderate organizzare una escursione sull’Etna dovete inserire tra le tappe alcuni luoghi degni di nota, a partire dai cosiddetti crateri sommitali che svettano contro il cielo con la loro sagoma frastagliata. In totale sono tre, ovvero quello centrale composto da Voragine e Bocca Nuova, quello di sud-est e quello di nord-est. Lo scorcio visibile da questo punto vi lascerà letteralmente senza fiato.

Ricordatevi anche dei Monti Silvestri, cinque coni eruttivi lungo cui si sviluppa la strada che conduce al Rifugio Speranza. Queste strutture naturali nacquero in seguito all’eruzione del 1892 in una frattura scavata nella roccia, e rappresentano uno dei soggetti privilegiati dei fotografi che si spingono fino a lì. Altrettanto affascinante è la Montagnola, che si estende a sud del cratere centrale e costituisce uno dei più importanti coni avventizi di tutto l’Etna.

Un cammino ideale prevede anche la Valle del Bove: una depressione cinta da pareti alte più di 1.000 m e vasta 7 km. Procedendo verso l’interno del vulcano individuerete varie grotte, nelle quali si può entrare con l’aiuto di speleologi professionisti. Tali cavità sono le mete perfette per gli amanti dell’avventura e di quelle forti emozioni che solo simili panorami sanno donare.

Davanti ai vostri occhi si presenterà un ambiente lunare, dominato dal silenzio, di fronte al quale nessuno può fare a meno di sentirsi molto, molto piccolo. È facile arrivare in zona, soprattutto se si alloggia a Taormina e dintorni; se scegliete la Sicilia per le vostre vacanze, dedicate un po’ di tempo a questa sensazionale meraviglia.

Cosa portare in una escursione sull’Etna

Un tour sull’Etna va svolto ovviamente con l’abbigliamento adatto, che si differenzia in base alla stagione e al clima. In estate dovrete avere con voi un bagaglio leggero, poiché sarete sicuramente affaticati per il caldo: il sole batte sempre sulla sommità dell’Etna, ma durante il periodo più afoso i raggi possono diventare davvero torridi. Non dovete assolutamente tralasciare un paio di occhiali scuri e un cappellino o una bandana per proteggere la testa. Per il resto, andranno benissimo dei vestiti comodi, come un pantalone e una t-shirt, e un paio di scarponcini da trekking; portate anche una giacca a vento, qualora la temperatura cali man mano che si sale.

Escursione sull'Etna
Escursione sull’Etna

In inverno è essenziale coprirsi al meglio, tra biancheria termica, guanti, un giaccone che non sia troppo ingombrante. La crema solare è raccomandata in tutte le fasi dell’anno, al di là delle condizioni climatiche. Nello zaino, inoltre, vi suggeriamo di mettere accessori indispensabili come una macchina fotografica con batterie di riserva, una o due bottigline d’acqua, snack secchi come biscotti o barrette. È necessario che non vi facciate cogliere impreparati dalla fame e dalla sete.

Per quanto riguarda l’attrezzatura, dall’imbragatura alle torce da adoperare all’interno delle grotte, questa è in genere fornita dall’ente che pianifica le escursioni. Vi consigliamo comunque di informarvi in via preliminare e di non tralasciare nessun dettaglio. Sarete ricompensati con un’esperienza unica e memorabile: terminato l’itinerario potrete deliziarvi con una cena a base di specialità locali, magari accompagnata da un buon bicchiere di vino. Non a caso quella dell’Etna è una delle famose strade del vino della Sicilia.

Il Parco dell’Etna

Presso il vulcano si trova il celebre Parco dell’Etna, istituito ufficialmente nel 1981 per salvaguardare il patrimonio floristico e faunistico del luogo. Se siete appassionati di piante e animali trascorrete qualche ora in questo paradiso incontaminato, incorniciato da grotte e crateri che si tingono di colori caldi alla luce del tramonto e di bianco nel corso dell’inverno.

Un tempo, sull’Etna vivevano lupi, cinghiali e daini, che oggi purtroppo sono estinti in questa zona. In compenso, potrete ammirare da vicino il ghiro, la donnola, il gatto selvatico, la volpe e l’istrice, oltre a diverse specie di serpente e di pipistrello. Tali esemplari si muovono tra faggi, ulivi, castagni e pini loricati, nonché alberi meno conosciuti come l’astragalo siciliano e il senecione.

Merita di essere menzionata la stupenda, fragile ginestra, il cui colore giallo pallido contrasta le tonalità scure dello scenario circostante. In collina vi sono vitigni di uve Nerello e coltivazioni di fragole e pistacchi, usati poi per la creazione dei dolci tipici. L’Etna, in sintesi, è un vero e proprio microcosmo, da tutelare e rispettare: una volta arrivati vi immergerete in un altro mondo, fatto di maestosità e di quiete, di viste spettacolari e capolavori della natura.