Vulcano: la suggestione del cratere che affaccia sulle Eolie

Vulcano

Nomen omen dicevano i latini, per indicare come nel nome di una persona fosse indicato anche il suo destino. Si potrebbe utilizzare questa locuzione anche nel caso di Vulcano, isola delle Eolie che già dal suo appellativo lascia intendere che siamo di fronte a qualcosa di unico. Vulcano è una delle sette perle delle isole Eolie, quella situata più a sud (la più vicina all’approdo da Milazzo, raggiungibile in un’ora e mezza di aliscafo) e rappresenta la quintessenza dell’isola naturale. Sin dall’antichità infatti l’isola era vista come un luogo in cui l’uomo diventa tutt’uno con la natura, fino a raggiungere il completo benessere psicofisico. Un ambiente incontaminato, pulito, selvaggio, a tratti primordiale: è quello che potrete respirare visitando l’isola di Vulcano. Andiamo alla scoperta di questo autentico paradiso terrestre, descrivendone le caratteristiche che lo rendono un unicum in Italia.

La storia dell’isola

Vulcano è separata da Lipari da soli 750 metri di mare, ed è collocata a circa 20 km a nord della Sicilia. L’isola conta poco meno di mille abitanti (ma durante il periodo estivo il numero aumenta per via del flusso turistico), e nell’antichità era conosciuta con il nome prime di Therasia e poi di Hiera, poiché era sacra al dio Vulcano. Sono stati  romani a dare questo appellattivo all’isola, mentre nella mitologia greca questa terra era utilizzata per le fucine di Efesto. L’origine dell’isola è da individuare nella fusione di due vulcani: il vulcano della fossa (il più grande) e il vulcanello (di 123 metri). Ci sono poi due vulcani più piccoli e inattivi: i Monte Aria (500 metri) e il Monte Saraceno (481 metri).  A nord-ovest dell’isola si può individuare una colata di roccia ossidiana, risalente alla fine del 700, che viene definita in gergo la “pietre cotte”. L’ultima eruzione qui è risalente ala fine dell’800, eppure il vulcano è sempre stato attivo. Lo dimostrano le fumarole, i getti di vapore e i fanghi sulfurei , elementi che rappresentano la connotazione identitaria dell’isola. Specialmente a nord dell’isola c’è una vasta produzione di zolfo, ma per via della tossicità dei gas che fuoriescono dalle fumarole è possibile avvicinarsi a questa zona solo con l’accompagnamento di guide qualificate.

Mare di Vulcano Il Mare di Vulcano

Le principali attività da fare sull’isola: escursione sul cratere e fanghi termali:

400 metri di quota per un panorama che vi lascerà letteralmente a bocca aperta. Dal cratere di Vulcano si può ammirare tutto il paesaggio delle isole Eolie, un’esperienza unica e imperdibile per chi si trova da queste parti. L’isola di Vulcano è infatti famosa per la bellezza delle sue spiagge, al pari delle altre isole Eolie, ma presenta questa caratteristica da non lasciarsi sfuggire. Basta un’ora e mezza circa di camminata per assistere a questo spettacolo: il percorso è ripido e pieno di pendenze, ma vale la pena affrontarlo. Lungo il tragitto si può ammirare anche il fenomeno delle emissioni gassose, altra peculiarità dell’isola.

Grazie a Francesca Enchanting Land per avere condiviso questo video
 

Oltre alla bellezza del mare e alla suggestività del cratere, c’è un’altra attività che rientra tra le principali attrattive dell’isola. Si tratta dei fanghi termali, sinonimo di relax e benessere. Ogni anno una grande moltitudine di turisti cede alla tentazione di un bel bagno termale caldo, capace di rigenerare il corpo e la mente. Tuttavia bisogna usare delle accortezze: questi fanghi sono caratterizzati da un odore molto intenso di zolfo, che risulta difficile da eliminare. Per questo si consiglia di utilizzare dei costumi usa e getta e di evitare assolutamente il contato con gli occhi, per evitare spiacevoli irritazioni, e con i capelli, per prevenire la puzza di zolfo che tende a rimanere per molto tempo.