Laghetti di Avola e la riserva naturale di Cavagrande del Cassibile

Laghetti di Avola

Nel novero delle riserve naturali più suggestive di tutta la Sicilia, una menzione speciale va tributata senza dubbio a Cavagrande del Cassibile: è qui che si trovano i laghetti di Avola, destinazione prediletta dagli amanti del trekking e da tutti gli escursionisti appassionati. La riserva si estende su una superficie di circa 2.760 ettari, e si trova nella zona meridionale dell’isola. La protagonista indiscussa è la natura in tutta la sua bellezza, inclusi i 10 chilometri del fiume Cassibile. Una meraviglia dalle acque estremamente limpide, che scorre in un eden poco conosciuto e proprio per questo motivo ancora più attraente. Da non perdere il canyon del fiume, che può arrivare fino a 250 metri nei punti di maggiore profondità.

La riserva naturale

Mentre i laghetti regalano una frescura che risulta ancora più apprezzabile nel corso della stagione estiva, i vari itinerari segnati permettono di andare alla scoperta della natura più incontaminata anche a chi non è esperto di escursioni. Perfino i bambini hanno l’opportunità di scarpinare un po’, mentre più complicato è l’accesso per i passeggini. La flora locale si palesa in tutta la sua bellezza con le 34 specie di orchidee selvatiche che crescono all’interno della riserva, alcune delle quali spontanee. Ma la vegetazione rigogliosa include anche splendidi esemplari di oleandri, di salici, di platani, di felci e di edere.

Tra natura e storia

Ma non è tutto, perché Cavagrande del Cassibile sa regalare forti emozioni anche a chi si interessa alla storia e ai ritrovamenti archeologici, grazie alla necropoli e al complesso rupestre dei Dieri, datato tra il XI e il IX secolo avanti Cristo. Vale la pena di tener presente, in questo caso, che l’escursione ai Dieri si profila come piuttosto impegnativa: il consiglio, dunque, è di cimentarsi in tale impresa solo nel caso in cui si sia certi di essere ben allenati e soprattutto a patto di disporre dell’attrezzatura da trekking necessaria. Inoltre, sarebbe preferibile farsi accompagnare da una guida, dal momento che il sentiero è alquanto impervio.

La fauna della riserva naturale

I cuculi, le volpi e i ricci sono solo alcuni dei tanti ospiti della riserva naturale in cui ci si può imbattere nel corso di una passeggiata, ma non mancano caprette selvatiche che hanno scelto proprio questa location come dimora. Ecco perché una gita da queste parti è suggerita anche alle famiglie con bambini, con i più piccoli che saranno lieti di farsi sorprendere dai colori delle farfalle, dalle forme delle rocce o dalla trasparenza dei laghetti.

Il sentiero Scala Cruci

Uno degli itinerari più apprezzati e affascinanti è quello che si percorre con il sentiero Scala Cruci: nel giro di mezz’ora ci si ritrova di fronte a piccoli bacini d’acqua alimentati da cascate più o meno grandi in cui è possibile fare il bagno senza rischi. Non molto distante è la Cunsiria, vale a dire la Grotta dei Briganti, così chiamata perché qui erano soliti trovare riparo i briganti alla fine del XIX secolo. In realtà si sa che questi ambienti erano noti già in epoca bizantina; a dispetto del nome, le grotte sono più di una, e si presentano come piccole cavità che comunicano le une con le altre, scavate all’interno della roccia. Chi intende visitare la Grotta dei Briganti, però, deve seguire un itinerario differente rispetto al sentiero Scala Cruci.

Come raggiungere i laghetti di Avola

Il sentiero di Mastra Ronna è un altro accesso che si può sfruttare per arrivare ai laghetti di Avola. Per fruirne si deve andare in contrada Stalini, vicino a Canicattini, lungo la SP 73. I cartelli sul percorso segnalano la strada vicinale Strozzi, dalla quale si può giungere a un parcheggio per le macchine da cui comincia una mulattiera antica che porta fino a valle. A mano a mano che si scende e ci si dirige al fondo del canyon, il sentiero diventa più impegnativo e stretto. In alternativa, si può percorrere la SP 4 Avola-Manghisi e, dopo aver oltrepassato Avola Antica, seguire i segnali per Cavagrande del Cassibile.

Il sentiero Prisa-Carrubella

Infine, una terza alternativa a disposizione di chi vuole recarsi ai laghetti di Avola è rappresentata dal sentiero Prisa-Carrubella, che conduce alla timpa ca tona, un lago più piccolo che permette di osservare gli specchi d’acqua da una prospettiva differente. Anche in questo caso occorre procedere in direzione Cavagrande del Cassibile dopo aver superato Avola Antica, ma al bivio che conduce a Scala Cruci invece di girare a destra si deve proseguire dritto, per poi girare a destra dopo circa un chilometro. Farfalle e libellule sono le compagne di viaggio di questo tragitto, che permette di ammirare le acque verde smeraldo dei laghetti e la natura selvaggia delle rocce.