Parco archeologico di Selinunte: viaggio nella Sicilia antica

Selinute

Il parco archeologico di Selinunte, con i suoi 270 ettari, è uno degli spazi archelogici più estesi del Mediterraneo e d’Europa dove si trovano interessanti testimonianze di tipo funebre, religioso, militare e scultoreo.

Il nome della città deriva dalla presenza del selinon, il prezzemolo selvatico che cresce nei pressi del Belice, il fiume che si trova nelle immediate vicinanze.
Questo ortaggio era inoltre diventato il simbolo delle monete di questa ricca città che effettuava grandi traffici commerciali marittimi e via terra.
Selinunte è stata inoltre una delle prime città siciliane a coniare monete.

Storia di Selinunte

Senilunte è una città siciliana fondata dai Megaresi nel VII secolo a.C. che, sebbene conobbe un florido sviluppo e contava circa centomila abitanti, venne distrutta solo nel 409 a.C. dalla nemica Cartagine (guidata da Annibale Magone) in un sanguinoso conflitto: nell’arco di nove giorni subì saccheggi, la maggior parte degli abitanti furono uccisi o imprigionati per essere resi schiavi e completamente demolita.

Solo una piccola percentuale di selinuntini riuscì a fuggire per nascondersi nella vicina Agrigento. Ma la sorte di questa città, annoverata tra le più importanti della Magna Grecia, non fu affatto magnanima, poichè durante la prima guerra punica i Romani distrussero la zona dell’acropoli che venne successivamente ripopolata dai profughi, mentre nel 1501 un terremoto le diede il colpo di grazia e le fece perdere via via importanza politica, facendola cadere nell’inesorabile oblio.

Attualmente sono rimasti in piedi alcuni monumenti e interessanti reperti archeologici, mentre i fregi decorativi sono stati portati all’interno del Museo Archeologico di Palermo per essere protetti dalle intemperie che hanno daneggiato, insieme all’incuria, molti edifici.

Parco Archeologico di Selinunte

Il Parco Archeologico di Selinunte si trova a Castelvetrano, si estende per un’area di 270 ettari ed è emersa alla luce del sole nel 1823, grazie agli scavi archeologici degli inglesi Angell e Harris.

Lo stile che fa da padrone è quello dorico e si manifesta nei numerosi templi, tutti realizzati con la roccia estratta dalle cave di Cusa. Il più grande, largo 50 metri e alto 110, è quello su cui è riportata una G in probabile onore del dio Apollo.

Dall’assenza delle scanalature in diverse colonne, si può evincere che durante la distruzione da parte dei Cartaginesi, il grande luogo di culto non era stato ancora portato a termine. Ha due stili: quello arcaico e quello dorico.

Il tempio più piccolo della zona archeologica di Selinunte è invece contraddistinto dalla lettera F ed è stato costruito in onore della dea Atena e di Dionisio e ha uno stile arcaico. Durante gli scavi sono stati trovate delle metope (fregi architettonici decorativi) che possono essere visionati al Museo Archeologico di Palermo.

Acropoli di Selinunte

Nella zona dell’acropoli vi sono delle mura difensive con le rispettive torri (tra cui quella di Polluce) del IV secolo a.C. e ai tempi era destinata alla vita di tutti i giorni. Tuttavia non mancano alcuni edifici religiosi e di funzione pubblica come il santuario in onore di Demetra.

Vi erano anche due porti (attualmente insabbiati) che erano il fulcro degli intensi traffici marittimi. La visita nella zona dell’acropoli offre inoltre una vista mozzafiato sul mare.

Le Cave di Cusa

Cusa è una località sita a 13 km da Selinunte ed è stata molto importante per questa città, in quanto dalle sue cave veniva estratta la roccia da destinare alla realizzazione di tutte le sue opere edilizie.

Durante la visita di questo posto si possono ancora notare i segni dell’estrazione del materiale, bruscamente interrotto dalle minacce dei Cartaginesi.
Ciò ha fatto in modo che ancora oggi possano essere distinte le differenti fasi di lavorazione della roccia: incisione, realizzazione dei rocchi e trasporto.
Ma non finisce qui: nelle cave sono ancora presenti dei capitelli e dei blocchi quadrati da utilizzare nella realizzazione dei templi selinuntini.

Perchè Visitare il Parco Archeologico di Selinunte

La visita al Parco Archeologico di Selinunte è consigliata a tutti, poichè con la sua bellezza riesce a trasmettere tutto il fascino di una civiltà scomparsa da secoli, che permette di scoprire le nostre radici e l’identità dei nostri antenati.

Sebbene quel che è rimasto è stato danneggiato dagli agenti atmosferici, è ancora ben capace di coinvolgere gli spettatori e di trasportarli indietro nel tempo.
Qui possono prendere posto in una delle numerose panchine per godersi a pieno il paesaggio circostante e portare con sè dei ricordi indelebili.

Il parco può essere esplorato liberamente, in quanto non vi sono percorsi obbligati. Per le famiglie e per le persone con ridotta capacità motoria è disponibile un comodo servizio navetta.

Quando Visitare il Parco Archeologico di Selinunte

Il Parco di Selinunte e le Cave di Cusa sono visitabili nelle seguenti modalità:

– Il Parco di Selinunte, dal 31 Marzo 2019 segue questi orari: tutti i giorni apre alle 9.00 e chiude alle 18.00. Ricordare che l’uscita deve avvenire entro le ore 19;

– Le cave di Cusa aprono alle 9.00 e chiudono alle 13.00 e l’uscita dal sito deve avvenire entro le ore 14.00.

Prezzi dei Biglietti

Per entrare all’interno del Parco Archeologico di Selinunte i prezzi sono:

– 6 Euro per il biglietto intero;

– 3 Euro per il biglietto ridotto (è rivolto ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 25 anni).

È possibile pagare in contanti, con carta di credito, con Bancomat o con bonifico bancario in caso di prenotazioni anticipate.

Nota bene: l’ingresso è gratuito per tutti durante la prima domenica di ogni mese o durante qualche ricorrenza particolare, mentre per tutti i cittadini europei ed extra UE di età inferiore ai 18 anni ogni giorno dell’anno.

Sono previste altre agevolazioni per i visitatori diversamente abili e per il loro accompagnatore, a patto che dimostri di far parte dell’assistenza socio-sanitaria. Vista la grande estensione della superficie del luogo, è consigliato portare con sè una mappa, scaricabile gratuitamente dalla pagina web. Per essere sempre aggiornati su eventuali variazioni di apertura, consultare il sito ufficiale o la pagina Facebook Parco archeologico di Selinunte.

Eventi e Curiosità al Parco archeologico di Selinunte

Il Parco archeologico di Selinunte è così bello e suggestivo da invogliare i suoi amministratori ad organizzare molti eventi, ecco qualche esempio di iniziativa:

– 8 Marzo: in occasione della festa delle donne, a tutto il pubblico di sesso femminile è stato omaggiato l’ingresso gratuito durante tutta la giornata;

– Matrimonio tra le rovine del parco: una coppia di innamorati, ha deciso di pronunciare il fatidico sì proprio nel sito archeologico, in quanto follemente innamorati della sua storia.

Ad applaudire, complice anche la domenica che offre l’ingresso omaggio, migliaia di turisti e locali.
A seguire il loro esempio sono state circa un altro centinaio di coppie che di anno in anno aumentano sempre più; se si è interessati a celebrare il lieto evento basta contattare la direzione per ulteriori dettagli.

– Notte Nazionale al Liceo Classico: lo scorso Gennaio 2019 è stato organizzato un grande evento culturale con rappresentazioni teatrali, concerti e altre performance, alla quale hanno assistito gli studenti di alcuni licei classici della zona.
L’iniziativa ha avuto così tanto successo che si sta valutando una nuova riorganizzazione per il 2020.

Recensioni

Basta effettuare una breve ricerca sui principali motori di ricerca per leggere numerose recensioni di coloro che hanno visitato il Parco archeologico di Selinunte e sono tutte molto positive.
I complimenti sono rivolti anche allo staff (preparato e molto cortese) e alla gestione ben organizzata.