Foto di Tommaso – Palermo
Partendo da Agrigento, direzione Caltanissetta, troviamo dopo circa 20 chilometri di strada, Racalmuto, la cittadina che ha dato i natali al celebre scrittore siciliano Leonardo Sciascia. Un tempo, l’economia di Racalmuto era basata sull’estrazione del sale e dello zolfo: oggi le miniere sono chiuse, tranne una di salgemma ancora molto attiva e produttiva che estrae e esporta sale in tutto il mondo, fra le più importanti nella provincia di Agrigento e nell’intera Sicilia.
Racalmuto: la storia
La nascita di Racalmuto risale all’arrivo degli Arabi, intorno al 840 d.C. che si insediarono dove ora c’è la contrada Casalvecchio. Successivamente, intorno al 1140, con l’avvento dei Normanni, il centro abitato si sposta più in alto e una volta finita l’epoca normanna il paese viene concesso alla famiglia Barresi, che ampliano la fortezza del Castelluccio, che diverrà poi il Castello dei Chiaramonte.
In epoca moderna, Racalmuto è un dominio baronale e per diversi secoli, a partire dal 1500, passa da una famiglia nobile all’altra: è in questo periodo che il borgo si arricchisce di chiese, collegi, monasteri e altre architetture di un certo prestigio. In età contemporanea diventa un centro piuttosto importante per le sue miniere di zolfo e di salgemma, settore di punta nell’economia della provincia e di tutta la Sicilia.
Cosa vedere a Racalmuto
Il Castello Chiaramontano è un opera edificata in più epoche e per mano di diversi casati nobiliari che lo abitarono. Nato dall’ampliamento della fortezza del Castelluccio, ritenuta un dimora troppo modesta, a cura prima di Roberto Malconvenant, nobile francese innamorato della Sicilia, e poi della famiglia Barresi. Nel 1300 la famiglia Chiaramonte lo amplio e restaurò ulteriormente, fino a dargli l’aspetto che ha più o meno oggi, anche dopo il perfezionamento ad opera dei Gaetani. Negli ultimi decenni il castello è stato abbandonato, poi passato al Comune, poi è diventato una scuola. Oggi, dopo il restauro finito nel marzo 2000, il Castello Chiaramontano è un’importante sede di mostre e altri aventi culturali e del Parco letterario Regalpetra dedicato a Leonardo Sciascia.
Durante lo sviluppo urbano di Racalmuto, intorno al 1600, fu edificata la Chiesa Madre, in principio consacrata a Sant’Antonio Abate, fu successivamente dedicata alla Santissima Annunziata. Le tre navate sono decorate in stile barocco settecentesco. Al centro del soffitto si trova un maestoso bassorilievo che mostra Dio che incorona la Madonna come Madre della Chiesa, mentre sul fondo si possono ammirare gli altari lignei, di grande valore e pregio artistico.
Il Santuario di Maria Santissima del Monte venne eretto nel 18esimo secolo. Noto per la sua lunga scalinata, è un centro religioso fra i più importanti di Racalmuto. Fu edificato sulle rovine di una chiesa precedente, consacrata a Santa Lucia. Sopra l’altare centrale è possibile ammirare la statua della Madonna con bambino, in marmo bianco, molto cara ai racamultesi.
Gioiello della città è il Teatro Comunale di Racalmuto, sorto nel 1860 e intitolato alla Regina Margherita. Si tratta di un edificio sfarzoso, riccamente decorato, sede di eventi artistici e culturali di rilievo e, dal 2002, di una mostra permanente di quadri e costumi teatrali. Fra i direttori artistici del Teatro Comunale, è stato un altro illustre scrittore siciliano, molto legato a Sciascia: Andrea Camilleri.
Senza dubbio, la notorietà di Racalmuto e la sua rilevanza turistica si devono sopratutto a Sciascia. . Nei primi anni 2000 è stata istituita la Fondazione Leonardo Sciascia, dove vengono custoditi libri, quadri, fotografie, testimonianze raccolte o donate dagli eredi, oltre ai 2000 volumi della sua biblioteca privata e le raccolte epistolari: tutti cimeli che ne celebrano la memoria e i forti valori legati a principi di democrazia, libertà e legalità.
Casa Sciascia non è l’abitazione dove è nato lo scrittore, ma la casa dove ha trascorso la sua infanzia. Si trova alle spalle del Teatro Comunale, nelle vicinanze del Santuario di Santa Maria al Monte, in via Leonardo Sciascia 37. Dopo che era rimasta abbandonata per anni, è stata recuperata e restaura grazie all’Associazione Casa Sciascia: oggi è un centro culturale, aperto al pubblico, dedicato alle opere di Sciascia in particolare e alla letteratura siciliana in generale. I romanzi di Sciascia sono stati tradotti in oltre 30 lingue e la sua fama, in Italia e nel mondo, fra gli appassionati di letteratura è ancora molto grande.
Eventi e gastronomia a Racalmuto
L’evento più importante a Racalmuto è la Festa di Maria Santissima del Monte. Ogni anno, a luglio, la statua della Madonna con il bambino presente nel Santuario, viene portata in processione per le strade del paese. Ad accompagnarla, un corteo in costumi storici, coloratissimi carretti siciliani e cavalli bardati a festa. In conclusione della giornata, spettacolo di fuochi d’artificio.
Piatto forte della gastronomia della città natale di Leonardo Sciascia è il tarallo dolce di Racalmuto, fra i dolci più golosi della Sicilia. Si tratta di un biscotto morbido con un fresco retrogusto di limoni di Sicilia e ricoperti da una bianca glassa croccante di zucchero.