La gastronomia delle isole Eolie

Pane cunzato

Le Eolie rappresentano uno dei maggiori arcipelaghi siciliani, nonché un’area ricca di meraviglie naturali, culturali e architettoniche.

In questa zona vi aspettano splendide spiagge disseminate di scenografiche rocce, acque turchesi e cristalline, monumenti, reperti archeologici e molto altro. Per non parlare dei piatti tipici: autentiche delizie per il palato, che renderanno la vostra vacanza ancora più indimenticabile.

In effetti, un soggiorno alle Eolie è un must per gli amanti della buona tavola! Avrete l’opportunità di assaggiare pietanze salate e dolci, “da passeggio” oppure più elaborate. Tutte, senza eccezioni, sono realizzate con ingredienti sani e genuini, e vi permetteranno di immergervi nell’atmosfera e nelle tradizioni del luogo.

Quali sono le specialità caratteristiche delle isole Eolie? Stiamo per fornirvi una panoramica che vi farà venire decisamente l’acquolina in bocca. Del resto la storia di questa parte della Sicilia è complessa e articolata, e ha visto il susseguirsi di più popolazioni che hanno lasciato una notevole eredità culinaria.

Il pane cunzato

Un percorso alla scoperta delle Eolie non può prescindere dalla degustazione di alcuni magnifici esponenti dello street food locale: tra questi citiamo il pane cunzato, o “pani cunzatu” come viene chiamato in dialetto.

Pane cunzato
Pane cunzato

Si tratta del classico “cibo povero”, semplice ma nutriente, ottenuto da una pagnotta casereccia farcita con una serie di alimenti. Il ripieno, cioè, è formato da pomodori datterini, capperi di Salina, olive verdi, formaggio primo sale, acciughe, basilico e origano.

Un vero e proprio tripudio di sapori, ideale per il pranzo, per la cena e per la merenda. Non c’è nulla di meglio che mangiare il pane cunzato durante una camminata sul lungomare, mentre si ammira il paesaggio circostante tra un morso e l’altro. Ve lo garantiamo, una vivanda del genere vi farà innamorare: provarla è d’obbligo per tutti coloro che organizzano un viaggio alle Eolie.

Il cappero eoliano

Quello in oggetto è uno dei migliori ingredienti dell’arcipelago, e ne simboleggia appieno il territorio e l’identità gastronomica.

È anche grazie al cappero che i prodotti eoliani sono famosi in tutto il mondo. In particolare, a Salina ne vengono coltivate due varietà: la nocella e il nocellaro. Queste sono raccolte rigorosamente a mano, conservate sotto sale e lavorate sempre con la massima cura.

I capperi di Salina
I capperi di Salina

I capperi sono protagonisti della cucina eoliana, e sono utilizzati per valorizzare un gran numero di primi e secondi piatti. Costituiscono un abbinamento perfetto con il pesce, con la pasta, con le insalate e così via: tra l’altro, sembra che in passato fossero usati a scopo terapeutico – ad esempio contro il mal di denti e per abbassare la pressione.

Il formaggio di capra

Nel corso del vostro itinerario, ricordatevi di assaggiare il tipico formaggio di capra.

Questo è ricavato da un’antica ricetta, tramandata da secoli di generazione in generazione. Il procedimento è estremamente meticoloso: il latte coagula in un tinello di legno, a una temperatura di 34-35 °C, e nella fase di incanestratura si amalgama al tutto il pepe nero che dona al formaggio un sentore speziato unico.

Formaggio eoliano
Formaggio eoliano

In realtà questo cibo si divide in tre tipologie: il suddetto primo sale, il secondo sale e la tuma fresca. Il primo stagiona per massimo 10 giorni, il secondo per un paio di mesi, il terzo è senza salatura.    

I pomodorini “a pennula”

I tradizionali pomodorini delle Eolie sono quelli “a pennula”: il loro nome deriva dalla forma leggermente allungata, che li rende distinguibili tra tutte le varietà.

Il sapore di tali pomodorini è dolce; la raccolta avviene in estate, il consumo solitamente in inverno. Queste bacche sono adoperate per arricchire diverse pietanze, alle quali regalano un gusto inconfondibile.

I dessert delle Eolie

Passiamo a un argomento apprezzato da molti: quali dessert troverete nei bar e nelle pasticcerie dell’arcipelago?

Innanzitutto vanno menzionati quelli più celebri, diffusi in tutta la Sicilia, come il cannolo, la cassata e la pasta di mandorle. Non tralasciamo, poi, autentiche chicche come i sesamini e i nacatuli: rispettivamente biscotti ricoperti di sesamo e sfoglie farcite con mandorle e zucchero.

Restando nell’ambito dei dolci eoliani, sono conosciuti per la loro bontà anche i piparelli – biscottini da tè con mandorle e miele. Altrettanto squisiti sono i cassateddi, che alle mandorle aggiungono le nocciole, l’uva passa e i fichi secchi. Infine, vi consigliamo di provare i giggi: palline fritte rivestite con una glassa di zucchero e vin cotto.

Il Malvasia

Per accompagnare i pranzi e le cene, su queste isole il vino più popolare è il Malvasia.

Il vitigno malvasia
Il vitigno malvasia

Guy de Maupassant lo definì come il “vino dei vulcani”, per il suo corpo profondo e per la struttura densa. Tale prodotto è ottenuto esclusivamente da uve autoctone, per la precisione dall’omonimo vitigno: in media è lasciato a invecchiare 8-10 anni, e guadagna così un aroma di tamarindo e di ginestra.

Esistono più versioni del Malvasia, come quella da pasto, quella liquorosa e quella passita. In generale, questo vino è amato da tutti gli appassionati di enologia.