Levanzo è una delle isole dell’arcipelago delle Egadi, insieme a Favignana e Marettimo.
La varietà di attività a cui ci si può dedicare nel corso di una visita a Levanzo è davvero ampia: si potrebbe cominciare, per esempio, assaporando il cabbucio preparato alla Levanzara, per poi godersi una passeggiata in mezzo alla vegetazione della pineta apprezzando la serenità e la quiete di una piccola oasi in cui il tempo pare scorrere molto lentamente. Da vedere è la Grotta del Genovese, che corrisponde al complesso di figure parietali più importante d’Italia, mentre se si è esperti di subacqua non ci si può lasciar scappare l’occasione di immergersi per andare a scoprire i relitti dei tempi delle guerre puniche.
Che cosa fare a Levanzo
Girando tutta l’isola in barca ci si imbatte in tantissime calette ricche di meraviglie: basta sceglierne un paio per staccare la spina dalle fatiche e dalle preoccupazioni della vita quotidiana. Dall’alba al tramonto, i giochi di luce offerti dalla natura sono sempre unici: Cala Fredda, Cala Tramontana e Cala del Faraglione sono forse le spiagge più belle che vale la pena di prendere in considerazione per ammirare il panorama.
Levanzo tra storia e cultura
Come nel caso delle altre isole delle Egadi, anche a Levanzo il mare è solo uno dei tanti motivi per i quali si può organizzare un viaggio. Non si può resistere, per esempio, al fascino della Grotta del Genovese, le cui pareti riportano pitture e graffiti che risalgono al periodo paleolitico. In alcune di queste immagini si notano figure umane intente a eseguire una danza propiziatoria, mentre in altre si osservano animali che venivano cacciati (o che si sperava di riuscire a cacciare): in entrambi i casi si ha la conferma di come questo luogo fosse adibito alla vita religiosa e alla sfera spirituale di chi viveva qui. Ma Levanzo ha un ruolo molto importante nella storia anche per ciò che successe nel 241 avanti Cristo, anno in cui andò in scena la battaglia delle Egadi: si fronteggiavano i romani, con a capo Caio Lutazio Catulo, e i cartaginesi, che erano comandati da Annone. Furono proprio i romani ad avere la meglio, in quanto furono in grado di cogliere di sorpresa i cartaginesi dopo essersi nascosti nella parte settentrionale dell’isola, mentre i nemici erano in arrivo da Marettimo.
Le grotte e le spiagge
Levanzo è la più piccole delle Egadi, ma nonostante le sue dimensioni contenute mette a disposizione una ricca varietà di spiagge e di tratti di costa che meritano di essere scoperti. Nella zona sud-orientale dell’isola, per esempio, ci sono Cala Minnola e Cala Fredda. La prima mostra un aspetto più selvaggio, mentre la seconda propone un confortevole scivolo e si caratterizza per la presenza di sassi. Nel caso in cui si sia interessati alle immersioni, tra Punta Altarella e Cala Minnola, a una profondità compresa tra i 27 e i 30 metri, ci sono i resti di un relitto romano, con tanto di vasi in ceramica a vernice nera e anfore vinarie che sono state datate al I secolo avanti Cristo.
Come è fatta Levanzo
Levanzo è larga 2 chilometri e lunga 5, per una superficie totale di circa 10 chilometri quadri. Situata a meno di 7 miglia di distanza da Trapani, vede nei 278 metri della cima del Pizzo del Monaco il suo punto più alto. L’ultima rilevazione demografica ha contato poco più di 200 residenti ufficiali.