A circa venti miglia di distanza da Trapani ecco l’isola di Marettimo, una delle tre più importanti dell’arcipelago delle Egadi (Favignana, Levanzo, Marettimo). Ufficialmente abitata da poco meno di 700 residenti, è lunga 7 chilometri e mezzo e larga 2 chilometri e mezzo, per una superficie totale di 12 chilometri quadrati. Distante rispetto alle altre isole, si caratterizza per un paesaggio in prevalenza boscoso e montano: la cima più alta è quella del Monte Falcone, che arriva a quota 686 metri. Secondo una teoria diffusa, il nome di Marettimo deriva dalla consistente presenza di timo sull’isola, ma già presso i geografi arabi questo territorio era noto con il nome di Djazirat Malitmah.
Che cosa fare a Marettimo
L’isola è un sito di notevole interesse per il turismo culturale: a tal proposito vale la pena di visitare le Case Romane, nel contesto di un itinerario a metà tra l’archeologia e la storia che coinvolga anche la piccola chiesa bizantina di Marettimo. Case Romane è il nome che è stato dato a un edificio in opus reticolatum di natura difensiva e militare che risale all’età tardo repubblicana; è stata costruita nei primi secoli di diffusione del cristianesimo, invece, la chiesetta bizantina, che potrebbe essere stata edificata intorno all’anno Mille per volontà di alcuni monaci di rito bizantino in un luogo che con tutta probabilità in precedenza era stato adibito al culto cristiano.
I paesaggi naturali di Marettimo
Tra le tre principali isole delle Egadi, quella di Marettimo ha conservato il carattere più selvaggio, per merito di una natura incontaminata dovuta anche all’aspetto impervio della montagna. Anche la distanza geografica ha contribuito a tale prerogativa, così che ancora oggi si può notare un impatto dell’uomo sull’ambiente decisamente contenuto. Ecco perché il patrimonio naturale dell’isola è alquanto prezioso, sia dal punto di vista faunistico che per ciò che riguarda la vegetazione: si possono trovare addirittura specie che non si rintracciano in nessuna altra zona del Mediterraneo.
In spiaggia a Marettimo
La particolare conformazione di Marettimo fa sì che non siano numerose le spiagge che possono essere raggiunte da terra: una di queste, però, è la Cala Bianca, che si contraddistingue per la sua affascinante conca; ai piedi di Punta Troia, invece, è presente una spiaggia di sassi altrettanto suggestiva. Il mare invita, invece, a dedicarsi alle immersioni: per altro fuori dalla costa è possibile ammirare il relitto di un mercantile, ma le possibilità a disposizione sono tante, come l’immersione alla Secca del Cammello e quella in grotta su fondale di 30 metri. In qualsiasi caso, le acque cristalline regalano uno scenario unico e impossibile da dimenticare.
Le grotte di Marettimo
Una delle caratteristiche peculiari della scenografia naturale di questa isola va individuata nella presenza di un gran numero di grotte: nel complesso ce ne sono circa 400, tenendo conto non solo di quelle emerse ma anche di quelle sommerse, e in un periplo di Marettimo si riesce a visitarle tutte. La Grotta del Tuono o del Presepe è uno degli esempi più spettacolari di grotta marina, con le sue stalagmiti e le sue stalattiti che si sono formate nel corso dei secoli, ma merita di essere citata anche la Grotta del Cammello. Sempre in barca, poi, si può attraccare in baie di ciottoli che non potrebbero essere raggiunte in alcun altro modo.
Quali attività svolgere a Marettimo
Nel novero delle attività a cui ci si può dedicare nel corso di una visita a Marettimo c’è anche una visita al castello di Punta Troia, che risale all’epoca dei Normanni: situato sul promontorio omonimo, è stato ristrutturato di recente e garantisce una visuale panoramica speciale. Infine, da queste parti si può assaporare una deliziosa pasta con l’aragosta.