Le grotte e le spiagge si alternano sull’isola di Favignana dando vita a un paesaggio naturale decisamente spettacolare: ecco perché questa destinazione è raccomandata per chi è in cerca di una località balneare che metta a disposizione acque trasparenti e limpide. Lido Burrone e Cala Azzurra sono due spiagge con sabbia dorata e fine, ideali anche per i bambini, così come i Calamoni. Chi preferisce le calette con ciottoli e sabbia, invece, può optare per la zona di Punta Sottile o per quella dei Faraglioni. Anche Preveto e Punta Lunga sono location da non perdere, suggestive anche quando le luci del tramonto offrono colori da fiaba. Scopriamo questa isola che insieme a Levanzo e Marettimo compongono l’arcipilago delle Egadi.
Che cosa fare a Favignana
Tra le numerose attività a cui ci si può dedicare a Favignana, una delle più invitanti è lo snorkeling, reso fantastico dalla presenza di molteplici insenature: è il caso, per esempio, della Cala Rossa, dove il mare bagna la sabbia e le rocce con le sue acque celesti. A proposito di rocce, coloro che non sanno resistere al piacere di un tuffo dall’alto hanno solo l’imbarazzo della scelta tra il Cavallo, Punta Fanfalo e Grotta Perciata, tutti punti perfetti per questo scopo. Una costante dell’arcipelago delle Egadi è la presenza di grotte, e Favignana non fa eccezione: quelle marine possono essere raggiunte solo a bordo di un’imbarcazione, ma vale la pena di affrontare il viaggio. La Grotta dei Sospiri regala emozioni e visioni speciali, al pari dei fondali che si possono ammirare nel corso di un’esperienza subacquea. Le immersioni alla Galeotta e alla secca del Toro sono solo due esempi tra i tanti, con proposte adatte ai sub più esperti come ai principianti.
Come è fatta Favignana
Il pittore Salvatore Fiume ha definito questa isola, negli anni ’70 del secolo scorso, una grande farfalla sul mare. Situata a una distanza di 9 miglia dalla città di Trapani, è la più grande di tutto l’arcipelago, oltre a fungere da capoluogo: larga 4 chilometri e lunga 9, si sviluppa su una superficie di quasi 20 chilometri quadrati. Aegusa, Gilia, Katria e Aponiana sono alcuni dei nomi con i quali Favignana era nota nei tempi antichi: Aegusa in latino e Auegusa in greco sono denominazioni che richiamavano la presenza abbondante di capre. Risale al periodo medievale il nome di Favignana, correlato al vento favonio che spira da occidente. Di certo, numerosi scrittori antichi avevano menzionato l’isola nelle proprie opere, da Nepoziano a Plinio, passando per Ravennate e Polibio.
La geografia e la morfologia di Favignana
In tutto a Favignana ci sono, allo stato attuale, poco più di 3.400 residenti. Occorre, in ogni caso, fare una distinzione tra l’isola di Favignana e il territorio comunale di Favignana: quest’ultimo, infatti, include anche le altre isole dell’arcipelago, per un totale di oltre 4.300 residenti. Dal punto di vista morfologico, come già faceva notare Fiume Favignana ha un aspetto simile a quello di una farfalla in volo: la parte superiore e quella inferiore del territorio sono separate dal colle di Santa Caterina, che costituisce il punto più alto arrivando a 300 metri sul livello del mare.
La storia e la cultura di Favignana
Favignana un tempo era la regina delle tonnare in Sicilia, ma sono tanti i reperti del passato che è possibile ammirare su questa isola: per farlo è sufficiente recarsi al museo dell’ex Stabilimento Florio, dove si trova – tra l’altro – la cosiddetta fiasca del pellegrino. Ritrovata a poca distanza dal Bue Marino, essa contiene ancora del vino e risale al Quattrocento. Nel museo, comunque, sono ospitate molte altre anfore, ognuna delle quali catalogata in base all’epoca di riferimento e alla tipologia. Tra i siti di maggiore interesse archeologico di Favignana ci sono la Grotta del Pozzo e la Grotta della Stele, ma anche la Grotta dello Stemma e le Grotte di Ficarra II e III.
Che cosa vedere a Favignana
Le chiese di Favignana, insieme con il Palazzo Florio, sono location che è consigliabile visitare da vicino, al pari dei castelli di Santa Caterina e San Giacomo, che risalgono al periodo dei Normani. La zona archeologica per eccellenza del territorio, però, è quella di San Nicola, dove si trova il cosiddetto bagno delle donne: si tratta di una specie di ninfeo dei tempi dei Romani. Sempre qui ci sono i resti di un impianto di produzione del garum. Per una vera e propria immersione nel passato di questo territorio non si possono dimenticare le cave di tufo, che oggi sono autentiche opere d’arte. E se in passato le cave costituivano una delle fonti economiche di maggiore rilevanza di tutta l’isola, allo stato attuale esse hanno l’aspetto di cattedrali maestose, rese possibili dalle abilità dei pirriaturi, cioè i maestri che si occupavano di estrarre il tufo.
Le cave di tufo di Favignana
Le cave di tufo più spettacolari di tutta l’isola sono quelle che si trovano nella zona del Bue Marino, presso Cala Rossa e a Scalo Cavallo. I Giardini Ipogei, invece, possono essere considerati una diretta conseguenza delle cave: quelle in disuso furono scelte per ospitare molti alberi da frutto, che hanno contribuito alla nascita di giardini quasi magici. La scelta della location non è stata certo casuale, dal momento che qui le piante usufruiscono della protezione di cui hanno bisogno rispetto ai venti di superficie. La vegetazione e il tufo, dunque, si sposano in un ideale matrimonio.
In viaggio a Favignana
Le vacanze a Favignana possono essere organizzate senza troppe difficoltà anche in virtù degli ottimi collegamenti di cui si può usufruire dal punto di vista dei trasporti. L’isola più grande delle Egadi può essere scelta, dunque, come punto di partenza per andare alla scoperta di Marettimo e di Levanzo. Sono due le piazze più importanti che costituiscono il suo centro urbano, collegate l’una all’altra da una strada costellata di ristoranti e locali. Dopo cena, ci si può concedere una passeggiata verso il porto turistico. Se è vero che Favignana può essere visitata anche in barca, e che la circolazione delle auto non è vietata, è altrettanto vero che è sempre preferibile spostarsi in sella a uno scooter o – ancora meglio – in bicicletta, così da avere la possibilità di accedere senza problemi anche alle insenature più isolate e alle cale in apparenza meno semplici da raggiungere. Sull’isola, poi, viene messa a disposizione una ricca offerta in tema di escursioni: detto della visita ai Giardini Ipogei, i più coraggiosi possono mettersi alla prova con il Charter di Pesca Sportiva, ma merita una particolare attenzione anche il tradizionale giro in barca che include una visita alle grotte marine.
Relax e tranquillità
La quiete di Favignana è una delle tante ragioni per le quali è consigliabile organizzare una vacanza da queste parti: con gli amici o in famiglia, ma perfino in solitaria, se ci si vuole godere tutta la tranquillità del posto in un ambiente che non è ancora stato contaminato dal turismo di massa e dai suoi effetti negativi. Qui, così come sulle altre isole che fanno parte dell’arcipelago delle Egadi, si possono dimenticare tutti i disagi della città e la frenesia della vita quotidiana, magari lasciandosi andare anche a qualche peccato di gola. Dopo cena, per esempio, non c’è niente di più invitante di una brioche con la granita, ma l’elenco delle delizie dolciarie che si possono assaporare da queste parti è decisamente lungo.
Le spiagge di Favignana
La Cala Azzurra è la più grande delle spiagge sabbiose di Favignana, apprezzata da tutti per i colori delle sue acque. Chi è alla ricerca di una spiaggia attrezzata non ha molte possibilità di scelta, ma tra queste c’è senza dubbio il Lido Burrone. Di fronte al porto, invece, è ubicata la spiaggia sabbiosa della Praia, a due passi dal centro e a poca distanza dallo Stabilimento Florio: se si volge lo sguardo verso l’alto, si può notare il castello del colle di Santa Caterina. Ancora, meritano di essere viste la Cala Rossa, che si trova in un’area di cave di tufo, e la spiaggia di sabbia del Marasolo. Se non si ha timore di scogli e rocce, si può decidere di andare al porticciolo di Punta Lunga o ai Calamoni, dove comunque non mancano le calette sabbiose. Stesso discorso per Cala Graziosa, mentre i ciottoli dominano il paesaggio di Cala Rotonda e di Preveto.
Dove fare immersioni a Favignana
L’immersione più suggestiva di tutta l’isola è quella della Secca del Toro raggiungibile in barca a vela, che però con la sua parete di 40 metri è raccomandata unicamente ai sub più esperti. Decisamente più semplice da raggiungere è la Galeotta, un isolotto di dimensioni modeste dove non è difficile imbattersi in branchi di murene, polpi e saraghi. Anche a Cala Rotonda si può sperimentare un’immersione che non risulta troppo impegnativa, in una grotta a cui si può giungere anche dalla terraferma, con ingresso a 8 metri di profondità.
Le attività da non perdere a Favignana
Certo è che il re della tavola è il pesce, in tutte le sue declinazioni, tra prodotti locali preparati secondo la tradizione e ricette che si tramandano di generazione in generazione: spiccano, su tutti, i piatti a base di tonno. Che si scelga di prenotare una camera in albergo o una casa vacanze, l’importante è godersi questa esperienza fino in fondo.