Lipari è la più grande delle Isole Eolie, conosciuta da molto tempo grazie alla pomice e all’ossidiana. Si tratta anche dell’isola più popolata di tutto l’arcipelago, caratterizzata dalle insenature di Marina Lunga e di Marina Corta, dall’antica acropoli greca e dalla rocca del Castello. Il centro storico dell’isola si sviluppa lungo la strada principale, che è corso Vittorio Emanuele. È possibile distinguere tra Lipari centro e i vari paesini che si alternano sulla costa. Marina Lunga è il principale approdo; Marina Corta, invece, è utilizzato soprattutto dai pescatori.
Che cosa vedere a Lipari
Da vedere a Lipari è senza dubbio Marina Corta, che si fa apprezzare soprattutto per la bellezza dei suoi edifici religiosi e per la conformazione della sua piazza, con locali e ristoranti tipici. In tutto sono circa 12mila gli abitanti dell’isola, distribuiti lungo le frazioni di Pianoconte, Quattropani, Acquacalda e Canneto. Dal porto si può raggiungere senza troppa difficoltà la frazione di Quattropiani, così da poter godere di un eccezionale panorama sulla costa e sul mare, con le isole di Alicudi e di Filicudi. La piazzetta del paese, invece, accoglie la cosiddetta Chiesa Vecchia, cioè la Chiesetta della Madonna della Catena.
Il Belvedere di Quattrocchi e altre tappe obbligate
Un altro punto di osservazione privilegiato è quello del Belvedere di Quattrocchi, che si trova più o meno a 4 chilometri di distanza dal centro di Lipari. È possibile vedere, da qui, la splendida isola di Vulcano, e soprattutto le fumarole del cratere. Spostandosi non molto dal centro del paese, a 3 chilometri di distanza, vale la pena di ammirare la zona di Canneto in una baia molto suggestiva. Qui c’è una delle spiagge più affascinanti di tutta l’isola, con spiaggia nera e alcuni punti di ciottoli. Lungo il litorale, poi, ci si può imbattere in bar e locali.
Le Terme di San Calogero
Fra i nomi da segnare in agenda c’è quello delle Terme di San Calogero, che si trovano nella zona di Pianoconte. Gli scavi archeologici che sono stati effettuati in questo punto hanno permesso di scoprire i resti di una tholos micenea, vale a dire una struttura in pietra di grandi dimensioni, caratterizzata da una cupola circolare con blocchi di lava collocati gli uni sugli altri e numerose vasche destinate ai bagni termali di epoca romana. Invece, sul versante nord dell’isola è da non perdere la zona di Acquacalda, su cui svetta una montagna di pomice bianca. Per altro si tratta di un unicum, o quasi, a livello europeo: nel Vecchio Continente, infatti, queste sono le sole cave di ossidiana e pomice insieme a quelle della Turchia.
L’attività estrattiva
In passato le attività estrattive rivestivano un ruolo di primo piano per l’economia dell’isola e per la maggior parte dei nuclei familiari rappresentano il solo mezzo di sopravvivenza. Inoltre, Lipari da queste attività otteneva introiti milionari, per effetto dei canoni che pagavano i proprietari delle cave. Le ultime concessioni regionali per le estrazioni sono scadute a dicembre del 2005, e da quel momento si è conclusa la storia delle miniere e dei cavatori. Che cosa resta oggi? La montagna, che qualcuno considera deturpata ma che in ogni caso offre uno scenario molto interessante. Si è conservato il pontile che veniva usato per portare sulle navi i carichi di pietra pomice. Le zone della cava abbandonata vicino alla strada principale possono essere visitate: chi sceglie di accedere ha la possibilità di cimentarsi in una passeggiata tra scaglie di ossidiana, ciottoli bianchi e polvere.
Affittare una barca a Lipari
Che si abbia voglia di ammirare la spiaggia bianca di Lipari o qualunque altra bellezza dell’isola, può essere una splendida idea quella di prendere in affitto una imbarcazione. A questo scopo ci si può rivolgere a Filovent, agenzia specializzata nel noleggio barche Lipari e che vanta una lunga esperienza nel settore della locazione barche. A fondare questa realtà è stato Philippe Brunet, che oggi è il direttore associato di Filovent. Con Filovent, al termine di ciascuna crociera i clienti hanno la possibilità di far conoscere il proprio livello di soddisfazione attraverso un questionario: così i fornitori che non si dimostrano all’altezza delle aspettative non vengono confermati.