La Sicilia è nota non solo per i suoi paesaggi, le spiagge, i monumenti e il buon cibo, ma anche per tutte le manifestazioni e le iniziative promosse sul territorio. Si tratta di veri e propri pilastri della tradizione locale, saldamente radicati al folclore, che rendono queste zone della nostra penisola ancora più suggestive.
L’ideale è pianificare una vacanza in Sicilia così da partecipare almeno a qualche evento, e tornare a casa con un bagaglio culturale decisamente più ricco. In quasi tutti i mesi si svolgono feste religiose, sagre, fiere, mercatini e molto altro: tutto ciò che bisogna fare è selezionare il giusto itinerario per immergersi appieno nell’atmosfera dell’isola.
Abbiamo stilato un elenco degli eventi siciliani da non perdere. Tenete presente che tutte le stagioni dell’anno sono indicate per un soggiorno in questa regione: certo, in estate si può fare il bagno in un mare mozzafiato, ma la Sicilia è molto di più!
Il teatro di Siracusa
Gli appassionati della drammaturgia classica saranno felici di sapere che, nel parco archeologico di Siracusa, si organizzano spesso spettacoli teatrali. L’ispirazione è tratta soprattutto dalle tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide: un’occasione unica per trascorrere una serata diversa dal solito e per approfondire la conoscenza del mondo della Grecia antica.
Il Carnevale di Acireale
Molti turisti hanno definito il Carnevale di Acireale come uno dei più belli in assoluto della Sicilia. Questo evento affonda le proprie radici in epoche remote, e prevede le sfilate di carri allegorici in ottica grottesca e caricaturale.
Un dato interessante è che il Carnevale di Acireale è citato in una fonte documentaria per la prima volta nel 1594. Il solo periodo in cui non si celebrò fu quello successivo al terribile terremoto del 1693, in segno di lutto e di rispetto nei confronti delle famiglie colpite.
La cornice del Carnevale è il centro storico di Acireale. Ci sono giostre, show vari, esibizioni di maschere tradizionali come l’Abbatazzu, i Baruni e Cola Taddazzu. Qualche giorno ad Acireale nel mese di febbraio è la scelta perfetta per divertirsi un po’!
La festa di Sant’Agata a Catania
La festa dedicata a Sant’Agata, a Catania, si colloca di certo tra gli eventi siciliani da non perdere. Stiamo parlando della terza festa religiosa più importante del pianeta, dopo la Settimana Santa di Siviglia e il Corpus Domini di Guzco (Perù).
La patrona di Catania è una figura fondamentale nell’immaginario collettivo. L’intera città si tinge di mille colori, ed è rischiarata da luci brillanti anche di sera e di notte. Estremamente pittoreschi sono i cannalori, o cerei, ovvero delle strutture di legno di stampo barocco che raffigurano le corporazioni delle arti e dei mestieri.
Altri elementi che attirano i turisti sono la Vara, il tempietto argentato della santa, e lo scrigno con le reliquie. La celebrazione si tiene a febbraio, quando avvenne il martirio, e ad agosto, quando le spoglie di Sant’Agata tornarono a Catania.
La festa di Santa Rosalia a Palermo
A Palermo, invece, si allestisce la festa di Santa Rosalia. In questo caso, il mese è quello di luglio.
La manifestazione principale è una processione che parte dalla Cattedrale e arriva al Foro Italico. Nel mentre assisterete a spettacoli, concerti, fuochi d’artificio e molto altro. Inoltre, questa è un’occasione speciale per assaggiare alcune pietanze tipiche della gastronomia di Palermo: ad esempio gli sfinci, il polpo bollito e le lumache bollite.
La sagra del mandorlo in fiore di Agrigento
Passiamo a un’altra famosa città della Sicilia: Agrigento. Qui si organizza la cosiddetta sagra del mandorlo in fiore, agli inizi di marzo, per salutare la primavera e la rinascita della natura.
Si visita la Valle dei Templi, si accende la fiaccola dell’amicizia di fronte al Tempio della Concordia, si osservano i carretti siciliani lungo le strade. Il simbolo di questa iniziativa è, appunto, il mandorlo in fiore: nei versi di Omero, la fioritura del mandorlo è connessa alla storia di Acamante e Fillide.
Acamante partì per la guerra di Troia, e poiché non tornò insieme agli altri guerrieri Fillide – la sua amata – lo credette morto. Morì per la disperazione, e fu trasformata in un mandorlo dalla dea Atena. In realtà, però, Acamante era ancora vivo: quando conobbe l’accaduto, andò ad abbracciare il mandorlo che all’istante fiorì. Un racconto commovente, che contribuisce tantissimo al fascino e alla popolarità della sagra.
Il presepe vivente di Custonaci
Infine, tra gli eventi siciliani da non perdere c’è il magnifico presepe vivente di Custonaci. Il contesto è quello di Borgo Scurati, nel quale farete un vero tuffo nei secoli scorsi tra casette di pietra e atmosfera medioevale.
Questo presepe vivente è a dir poco unico. Si pone come una valorizzazione non solo del Natale, ma anche delle tradizioni e dei mestieri classici della Sicilia. E i personaggi sono ben 80!